Mortal Kombat 11: la lista completa di tutte le STAGE BRUTALITY!

Sorprendete i vostri nemici con queste finisher speciali, non presenti nelle liste mosse standard del gioco e utilizzabili fin da subito.

Injustice 2 (2017) - La recensione completa!

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martedì 12 dicembre 2023

Il fumetto ufficiale di Mortal Kombat Onslaught e il trailer di Quan Chi insieme con Khameleon (DLC).

Mortal Kombat Onslaught è un mobile game (quindi disponibile digitalmente solo per cellulari) di genere roulistico. 

Nonostante tutti i limiti di un gioco per cellulari, ha un'interessante storia ambientata nell'universo di MK prima del "reset" da parte di Liu Kang in MK1 (o 12) e, proprio per introdurre alla sua storia, è uscito un po' in sordina pure l'intro a fumetti ufficiale, come accadeva per i primi MK anni 90, disegnato stavolta non da John Tobias bensì da altri ottimi artisti DC Comics (qui la nostra pagina coi primi fumetti intro ufficiali).

Il fumetto è gratuito, non esce in formato cartaceo (almeno per ora), ma si possono vedere le tavole in rete anche dal sito ufficiale: https://www.mortalkombatonslaught.com/en/news/the-comic-book-is-here . *L'unico problema che il link funziona solo in aree selezionate, e pare che l'Italia non sia fra queste...
Si possono comunque trovare in rete gli scans delle tavole in HD, da leggere e nel caso pure stampare.

Qui alcuni esempi di vignette, nelle quali compare un personaggio che solo i fan più attenti possono riconoscere: il mercenario No Face del Dragone Nero, comparso solo nel migliorabile spin-off  MKSpecial Forces (qui la nostra panoramica sugli spin-off).



Jarek di quinta a sinistra, NoFace a destra.



Mostrato inoltre con un trailer il gameplay ufficiale del secondo guerriero presente nel Kombat pack 1: lo stregone-demone Quan Chi, vecchissima conoscenza di ogni amante della saga dagli anni 90.


Comparso videoludicamente la prima volta in Mortal Kombat Mythologies, seppur in veste di boss non giocabile, è diventato un personaggio regolare già a partire da MK4 del 1997, anche se la sua prima vera apparizione risale addirittura alla poco fortunata serie animata Defenders of the Realm.
 
Potete leggere nel dettaglio questa ed altre curiosità sulla saga nel nostro speciale dedicato: 
10 fatti curiosi che (forse) non sapevi su Mortak Kombat.

Quan Chi nell'universo di MK è senza dubbio uno dei villains più infami. Capo della Confraternita dell'Ombra, responsabile della morte dei famigliari del primo Scorpion (Hanzo Hasashi - qui la sua biografia) e di tutto il clan Shirai Ryu originale, coi suoi inganni ha fatto ricadere la colpa sull'ignaro Bi Han (il primo Sub Zero diventato in seguito Noob Saibot - qui la sua biografia), ucciso nel primo storico torneo da uno Scorpion in preda all'ira, ormai soggiogato mentalmente dallo stregone.
Tutto questo almeno fino alla prima e seconda timeline...
Nell'ultima attuale creata da Liu Kang per MK1 (o 12), la sua origine e le sue malefatte cambiano abbastanza radicalmente, ma per evitare spoiler dello Story mode non andremo oltre.

Quan Chi è disponibile per i possessori dell'edizione Premium dal 14 Dicembre, mentre per chi volesse comprarlo singolarmente, dal 21. 



Nello stesso trailer, dopo una pausa iniziata dal 2006 quando fece la sua ultima apparizione, si mostra anche la ninja Khameleon (in veste di kameo), con invariata la sua caratteristica di imitare al millesimo le mosse e i colori delle ninja.


Khameleon nasce come esclusiva di MKTrilogy e Armageddon su console Nintendo (rispettivamente N64 e Wii); ma se il Chameleon maschio è un semplice "mimic-char" (copia gli attacchi di tutti i ninja maschi) senza un serio inserimento nella trama, la femmina è invece ben inserita in una sottotrama che esplora più nel dettaglio il passato della stirpe sauriana (qui la nostra pagina "Razze e Fazioni"), con ovvi collegamenti a Reptile (biografia), tanto che già in MKTrilogy aveva una sua bio e un finale. 

La bio di Khameleon in MKTrilogy - N64

In ogni caso, nella nuova timeline il suo ruolo è leggermente cambiato, e la si incontra anche nello Story mode.
Sarà disponibile da Gennaio (per ora indicato senza un giorno preciso).

Restate sintonizzati per ulteriori info nel nostro gruppo Facebook ufficiale!




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Michele "Rapper Nero" Neri
Redattore (2013-).
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Classe 1986, ha iniziato ad amare i picchiaduro grazie ai cabinati di Street Fighter 2 e Mortal Kombat
Oltre a pubblicare articoli su Mortal Kombat Addicted (dal 2013), gestisce il suo blog personale, Disciplina Urbana
Fieramente contrario all'approccio agonistico ai videogiochi e alle competizioni torneistiche, è un sostenitore del single player e dell'importanza di un universo narrativo solido nei picchiaduro… 
Il suo nickname, Rapper Nero, deriva da un nome provvisorio dato ad un personaggio di sua invenzione.
Nessun riferimento alla cultura Hip Hop, tiene a precisare, soprattutto considerando la piega “gangsta-capitalistica” presa dal genere...

giovedì 2 aprile 2020

Linguaggio scurrile e violenza estrema! Ecco il trailer vietato ai minori di Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge. [ARTICOLO AGGIORNATO]


AGGIORNAMENTO 02/04/2020.


L'uscita del film era inizialmente prevista per il 12 aprile ma è stata rimandata al 16 aprile 2020.

Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge sarà disponibile per l'acquisto in digitale (anche in 4K UHD) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.
Dal 30 aprile sarà inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.
Secondo Apple TV, il film sarà sottotitolato in italiano.

Se siete dei collezionisti, potrete acquistare la vostra copia fisica (DVD o blu-ray) a partire dal 27 aprile: 👇
https://amzn.to/3cW763a

ARTICOLO ORIGINALE.


In occasione del suo annuncio ufficiale e del primo trailer, vi avevamo parlato di Scorpion's Revenge, il nuovo film d'animazione della serie Mortal Kombat Legends.

Durante il recentissimo evento Final Kombat, Warner Bros ha condiviso un nuovo trailer, questa volta rated R, ovvero vietato ai minori.
Dateci un'occhiata:
Ovviamente Scorpion è il vero protagonista del trailer e, in particolar modo, la sua trasformazione da Hanzo Hasashi (padre di famiglia e maestro del clan Shirai Ryu) a Scorpion (infernale incarnazione della vendetta).

Ricordo a tutti che il lungometraggio animato sarà disponibile il 12 aprile 2020 (in digitale) e a partire dal 28 aprile 2020 (in Blu-Ray 4K e DVD).

Sul sito del noto rivenditore Amazon.it è già possibile pre-ordinare una copia del film in versione inglese o americana.
Purtroppo non abbiamo ancora informazioni certe riguardanti un eventuale doppiaggio in italiano.
Restate sintonizzati e...
...GET OVER HERE!!!

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Daniel "Naka" Maschietto
Fondatore, amministratore, webmaster, caporedattore, moderatore.
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Classe 1980, è cresciuto nelle sale giochi, in mezzo ai cabinati. 
Affascinato dai ninja e appassionato di picchiaduro fin dalla più tenera età, non poteva che innamorarsi all'istante della saga di Mortal Kombat.
Nel corso degli anni ha partecipato ad alcuni tornei, da Tekken 3 fino a Street Fighter 4  (passando per Dead or Alive, BlazBlue ed altri ancora).
Adora la competizione sebbene inizialmente ad attirarlo siano stati i personaggi dei picchiaduro, il loro design e la loro storia.
Specializzato in informatica, è sempre attento e interessato agli aspetti più tecnici dei beat'em up. 
Nel 2008 ha fondato Mortal Kombat Addicted per condividere anche con gli altri la passione per il suo primo amore: la mitica saga di Mortal Kombat. .

martedì 28 gennaio 2020

Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge - Nuove informazioni, trailer ufficiale e data di uscita. [ARTICOLO AGGIORNATO]


AGGIORNAMENTO 09/03/2020.


Warner Bros ha reso disponibile il trailer vietato ai minori del lungometraggio animato.
Per ulteriori informazioni vi rimando al nostro articolo:

AGGIORNAMENTO 30/01/2020.


Tramite il suo profilo Twitter, Ed Boon (leader di NetherRealm Studios) ci fornisce la data di uscita ufficiale di  Mortal Kombat Legends Scorpion's Revenge!
Il lungometraggio animato sarà disponibile il 12 aprile 2020 (in digitale) e a partire dal 28 aprile 2020 (in Blu-Ray 4K).

ARTICOLO ORIGINALE.


Si mostra il primo trailer del lungometraggio d'animazione recentemente annunciato: Mortal Kombat Legends Scorpion's Revenge!

Nel video compaiono già i personaggi più classici in versione "stilizzata", possiamo notare: Raiden, Liu Kang, Johnny Cage, Sonya Blade, Goro, Reptile, Quan Chi, Kano, Shang Tsung, Sub-Zero e ovviamente Scorpion, protagonista indiscusso della vicenda.
Bello notare che, sebbene lo stile grafico usato sia "schematico" e molto simile alle precedenti produzioni Warner\DC su Batman o Justice League, quindi lontano da quello tipico dei videogiochi, i personaggi si riconoscono tutti perfettamente, aiutati dalle ambientazioni molto fedeli al classico e da animazioni di alto livello nei combattimenti.
Sembra proprio che il pericolo di trovarsi nella stessa situazione della prima serie animata anni 90', Defenders of the Realm, sia scampato.

Nonostante qualche perplessità sull'assenza di "gore" (almeno per adesso), Ed Boon rassicura dicendo che il progetto sarà comunque brutale e rated-R.

Stando al comunicato fornito da Warner Bros, la storia dovrebbe incentrarsi sulla sventura di Scorpion\Hanzo Hasashi, vittima degli inganni di Quan Chi riguardo la distruzione del suo clan Shirai Ryu e l'omicidio della sua famiglia, nonché perennemente in lotta contro la persona sbagliata: Sub-Zero.
Il film sarà disponibile durante la primavera del 2020.
Ancora non ci è dato sapere se sarà in continuità con la trama videoludica o ambientato in un universo alternativo, ma in attesa di news più consistenti, potete consultare il nostro precedente articolo con ulteriori informazioni.

Intanto godetevi qualche immagine presa dal trailer:





Come direbbe Scorpion:
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venerdì 17 gennaio 2020

Annunciato Scorpion's Revenge, il primo film animato della serie Mortal Kombat Legends di Warner Bros Animation. [ARTICOLO AGGIORNATO]


AGGIORNAMENTO 28/01/2020.


Warner Bros ha diffuso un comunicato stampa e reso disponibile il trailer ufficiale del lungometraggio animato. Per ulteriori informazioni vi rimando al nostro articolo:



ARTICOLO ORIGINALE.


Da quando è stato annunciato il nuovo capitolo della saga, non passa giorno senza che giungano numerose email e messaggi, da parte dei nostri lettori, intenti a segnalarci ipotetici leak trovati sulla rete.Warner Bros. Animation sta davvero realizzando un film animato basato sulla saga di Mortal Kombat?
La risposta è SI!

Le prime voci sul possibile ritorno all'animazione di Mortal Kombat iniziarono a circolare l'anno scorso ma la conferma ufficiale è arrivata oggi dal sito Hollywood Reporter che ci ha fornito anche il periodo di uscita, il logo del film e la lista parziale del cast di doppiatori dei vari personaggi.

Il titolo del film sarà "Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge" ed è previsto per la prima metà del 2020 (entro giugno, insomma).
Con tutta probabilità il film farà il suo esordio direttamente nel servizio di streaming HBO Max di Warner Bros.

Il regista è Ethan Spaulding (già regista di Avatar: la leggenda di AangBatman: Assalto ad Arkham e Justice League: il trono di Atlantide) mentre la sceneggiatura è di Jeremy Adams (Supernatural, Teen Titans Go! Vs. Teen Titans).
Ed Boon, co-creatore di Mortal Kombat e leader di NetherRealm Studios, supervisionerà la produzione come consulente creativo.

La presenza di molti storici personaggi della saga sono già stati confermati dal cast dei loro doppiatori.
Oltre all'ovvia presenza di Scorpion (il film si intitola "la vendetta di Scorpion") doppiato da Patrick Seitz, abbiamo Sub-Zero (doppiato da Steve Blum), Liu Kang (Jordan Rodrigues), Shang Tsung (doppiato da Artt Butler), Quan Chi (Darin De Paul), Kano (Robin Atkin Downes), Raiden (David B. Mitchell), Jax Briggs (Ike Amadi); Goro (Kevin Michael Richardson), Kitana (Grey Griffin).
Inoltre Satoshi Hasashi e Fred Tatasciore sono indicati nel cast come doppiatori di 2 Torturatori demoniaci.
Per finire abbiamo tenuto il meglio: Joel McHale (celebre per la serie TV Community) darà la sua voce a Johnny Cage mentre Jennifer Carpenter (famosa per la serie TV Dexter) sarà Sonya Blade.
Joel McHale (Johnny Cage) e Jennifer Carpenter (Sonya Blade).
Il franchise di Mortal Kombat è uno dei più redditizi di tutti i tempi e ha venduto oltre 49 milioni di copie nel corso della sua storia.
Il recente Mortal Kombat 11 non ha tradito le aspettative, piazzandosi al quinto tra i giochi più venduti del 2019 e Scorpion è da sempre il suo rappresentante più popolare.
La sua storia di morte e vendetta è un punto fermo nella mitologia di Mortal Kombat e non ci sorprende che Warner Bros abbia deciso di dedicare a lui questo primo film animato.
Non vediamo l'ora di rivivere la storia di Hanzo Hasashi.

YOU'RE NEXT!

Fonti:

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Classe 1980, è cresciuto nelle sale giochi, in mezzo ai cabinati. 
Affascinato dai ninja e appassionato di picchiaduro fin dalla più tenera età, non poteva che innamorarsi all'istante della saga di Mortal Kombat.
Nel corso degli anni ha partecipato ad alcuni tornei, da Tekken 3 fino a Street Fighter 4  (passando per Dead or Alive, BlazBlue ed altri ancora).
Adora la competizione sebbene inizialmente ad attirarlo siano stati i personaggi dei picchiaduro, il loro design e la loro storia.
Specializzato in informatica, è sempre attento e interessato agli aspetti più tecnici dei beat'em up. 
Nel 2008 ha fondato Mortal Kombat Addicted per condividere anche con gli altri la passione per il suo primo amore: la mitica saga di Mortal Kombat. .

domenica 24 marzo 2019

Mortal Kombat 4 (1997) - Recensione completa.

MK4 - Mortal Kombat 4 1997
C'è chi con le trilogie chiude una serie e non ne parla più, e c'è chi invece, sfruttando il successo ottenuto in precedenza, decide di continuare ad oltranza sfornando capitoli su capitoli per accontentare i fan, riempire il portafogli e far durare un brand nel tempo.
E' questo il caso di Mortal Kombat, che nel 1997, quasi in concomitanza con l'uscita del difficilissimo "platform\beat 'em up" Mortal Kombat Mythologies: Sub-Zero, ritorna con un quarto capitolo ricco di novità ma anche di tante perplessità.
Mortal Kombat 4 è l'ultimo capitolo della saga ad essere uscito prima come cabinato da sala giochi e poi come prodotto casalingo; con lui nasce ufficialmente la famosa "era 3D" di MK (che va dal 1997 al 2008), un periodo controverso che ha creando spaccature persino fra gli appassionati, divisi  fra chi la considerava una vera sciagura e chi un'intrigante evoluzione.

Come tutti sappiamo, infatti, Mortal Kombat nasce come picchiaduro 2D ma, in un periodo di transizione come la metà degli anni '90, quando i concetti retrò non funzionavano nei videogames di massa, si è dovuto adeguare alla grafica poligonale per non sfigurare con gli appena nati Virtua Fighter o Tekken e non subire la stessa mala critica (spesso ingiustificata) toccata a MK Mythologies, considerato troppo datato per un mercato che a tutti i costi voleva abbracciare la terza dimensione.

Il quarto capitolo è quindi un vero 3D, dove figurano personaggi stilisticamente "spigolosi" e "quadrettosi" ben lontani dal digitalizzato realismo a cui ci avevano abituato i primi tre episodi, con l'unico "vantaggio" di poter muovere anche in profondità i combattenti all'interno delle arene.

Una domanda sorge spontanea: questo passaggio alla terza dimensione era assolutamente necessario? Andiamo con ordine.

"Morto" un cattivo, se ne fa un altro.


Una piccola riflessione: tralasciano momentaneamente gli aspetti tecnici del gioco, credo che la saga di Mortal Kombat viva soprattutto del suo universo e dei suoi personaggi che, almeno in occidente, hanno fatto sopravvivere il brand per oltre 25 anni, anche nei momenti più critici.
Per questo motivo il background di Mortal Kombat 4 è importate.
La storia di MK4, raccontata sia nella intro d'apertura, recitata da Raiden, che in un fumetto prequel di 22 pagine allegato con la versione PC, introduce una "nuova" minaccia: il Dio decaduto Shinnok, già boss di MK Mythologies: Sub-Zero, ritornato per vendicarsi di Raiden, il quale, secoli addietro, aveva causato il suo esilio nel NetherRealm come punizione per i suoi abusi di potere contro i "divini colleghi".
Due pagine del fumetto introduttivo di Mortal Kombat 4.
Shinnok, con l'aiuto del suo consigliere Quan Chi, trova il modo di uscire dal Regno Occulto con lo scopo di espandere il proprio dominio sulla tanto bramata Terra.
Dopo aver "conquistato" Edenia con l'inganno ed aver imprigionato le regnanti Kitana e Sindel, crea scompiglio fra gli Dei Elementali, fra i quali Fujin (Dio del vento), che riesce a raggiungere l'Accademia Wu Shi annunciando l'accaduto.
Raiden, che non può certo rimanere a guardare, riunisce l'ormai collaudato gruppetto di eroi composto dai classici Liu Kang, Johnny Cage, Sonya Blade e Sub-Zero II, pronti a recarsi ad Edenia per fermare Shinnok.
La storia base è, come al solito, godibile, in particolare se si ha l'accortezza di seguirla unendo le informazioni dei filmati finali (canon e non), intro, fumetto e biografie.
Anche le nuove leve, per quanto abbiano a volte meno carisma dei veterani, fanno il loro dovere. Spiccano Tanya (traditrice Edeniana in combutta con Shinnok), Reiko (generale della milizia di Shao Kahn e nel contempo spia della Fratellanza dell'Ombra), Kai (monaco del Loto Bianco amico di Liu Kang), nonché i già citati Fujin, Quan Chi e Shinnok.

Il roster va, tutto sommato, bene nonostante alcune pecche (soggettive) come Reptile in piena fase retro-evolutiva (forma "lucertolesca" che ha ricevuto molte critiche rispetto alla più amata "versione ninja") e la presenza di un certo Jarek: membro d'elite del Black Dragon, decisamente troppo simile al ben più carismatico Kano.

Come potete vedere, il background fa il suo dovere, aggiungendo spunti per storie futurenuove arene inserite con criterio, come il Tempio Shaolin, la Prigione del NetherRealm o il WindWorld.
Luoghi presi, per lo più, da MK Mythologies: Sub-Zero e resi, purtroppo, meno affascinanti dal comparto grafico tridimensionale non eccelso di Mortal Kombat 4.
La schermata di selezione dei personaggi di Mortal Kombat 4.

Kombattere in 3D...


Una volta selezionato un personaggio della rosa dei 17 disponibili (inclusi due combattenti segreti: Goro e Noob Saibot), noterete che il feeling è rimasto simile a quello di MK3.
Nonostante una tangibile rielaborazione del gameplay che approfondiremo nelle prossime righe, lo schema principale prevede ancora le combo a distanza ravvicinata, il sistema direzionale che permette spazzate alte/basse, la parata a tasto, la corsa e così via.
Ma oltre a questo c'è una grossa novità già accennata: la possibilità di sfruttare la terza dimensione.
I nostri guerrieri ora possono effettuare passi in profondità per "girare" intorno all'avversario o schivare attacchi a distanza.
Sembrerebbe un'ottima cosa, vero? Beh, quasi!
Perchè il sistema in verità è ancora molto ancorato alle 2 dimensioni: ad esempio mancano meccaniche attivabili mentre ci si muove tridimensionalmente e, quindi, ci si ritrova a giocare rimanendo sempre su un piano bidimensionale senza che ci sia un vero incentivo di sfruttare la terza dimensione.
Inoltre, la nuova meccanica dei passi laterali rendono quasi superflui tutti gli attacchi dalla distanza, che possono essere facilmente schivati grazie al 3D.
I proiettili non sono più degli attacchi efficaci da usare con una certa strategia, ma un qualcosa di facoltativo.

Riguardo al sistema combo, è palese che l'esecuzione di quelle ravvicinate sia stata semplificata per venire incontro ai principianti: ora si può "combare" con meno difficoltà e in modo più libero.
Le "stringhe" sono sempre predefinite ma, a differenza del passato, vanno a segno con più facilità, permettendo di creare a proprio piacimento sequenze di lunghezza variabile e di concluderle con vari attacchi singoli, comprese spazzate e uppercut, i quali, solo se in combo, mandano in juggle consentendo (per i più abili) un limitato palleggio aereo.
Il gameplay risulta piuttosto divertente.
Tuttavia c'è un problema che rovina l'esperienza di gioco: i personaggi condividono fra di loro molte animazioni base e persino l'ordine sequenziale di attacchi concatenabili in una combo .
Una scelta molto discutibile, poiché annulla quasi completamente le differenze di gameplay fra un guerriero e l'altro, compresa la loro personalità.
Non meravigliatevi nel vedere Liu Kang utilizzare gli stessi calci di Scorpion, o Sub-Zero con colpi identici a quelli di Quan Chi: qui l'impressione è quella di giocare con personaggi tutti simili, differenziati solo dalle mosse speciali e dall'aspetto.

A dare più varietà a MK4 però ci pensano le armi, ora non più elementi visivi legati legati a mosse speciali o combo, ma oggetti dinamici che si possono sfoderare a piacimento per colpire l'avversario; ogni personaggio ha le proprie, da Raiden armato con un ligneo martello da guerra, a Reiko, dotato di una "leggiadra" clava dentata.
Purtroppo, però, anche questa novità non è esente da problemi e poteva essere studiata meglio.
Oltre alla distribuzione abbastanza randomica di certe armi (perchè Jax, per esempio, ha la stessa mazza di Reiko?), dovrete abituarvi al fatto che l'arma vi cada spesso dalle mani!
Appena riceverete un colpo, anche debolissimo, resterete disarmati.
L'arma potrà essere raccolta, ma si rischia di passare più tempo a raccogliere armi da terra che ad usarle, anche perché i colpi inferti con esse sono piuttosto lenti e, contro gli avversari più accorti, non andranno quasi mai a segno.

In alcune arene troverete vari corpi contundenti (teste "giganti", rocce, ecc...) sparsi sul pavvimento che possono essere raccolti e scagliati contro il nemico (causando ingenti danni).
Si tratta di uno dei primi esperimenti di "arena interattiva", ripreso e perfezionato in tanti capitoli successivi della saga.
Ultima novità, passata leggermente inosservata rispetto al resto, è la "presa spaccaossa" (antenata delle attuali X-Ray nate in MK9), una seconda presa a distanza ravvicinata, particolarmente dannosa e non parabile, che procura una o più fratture ossee all'avversario.
Kai esegue la sua "presa spaccaossa" su Reptile... Qualcuno avrà "mal di schiena".
Il gameplay di Mortal Kombat 4 conferma la volontà innovatrice di Midway, come sempre, peccato che quasi nessuna delle buone idee appena descritte sia stata affinata a dovere.
In particolare, differenziare gli attacchi base dei vari personaggi invece di riciclarli fra loro, doveva essere una priorità e non un elemento trascurabile.

La "magia" del poligono...


Parlando di comparto tecnico, bisogna ammettere che i primi esperimenti di picchiaduro creati con grafica poligonale non erano certo validi dal punto di vista estetico.
Se i picchiaduro 2D potevano vantare bellissimi sprites digitalizzati o "cartooneschi" con sfondi altrettanto curati, nel periodo del tridimensionale pionieristico c'era ben poco da ammirare: i modelli risultavano rozzi e brutti da guardare...
La cosa vale per tutti i picchiaduro poligonali degli anni 90, e MK4 non fa eccezione.
Abbiamo infatti personaggi spigolosi, arti che sembrano staccati dal busto, compenetrazioni, volti immobili, arene spoglie ridotte a grosse stanze, e così via.
Niente di memorabile, purtroppo...
Anche il sangue, che scorre comunque copioso, qui risulta meno impressionante del solito, ridotto a "goccioloni" di un rosso acceso ben poco estetici.

Riguardo alle animazioni si può notare come, con l'arrivo del tridimensionale, alcune software house (tipo Sega e Namco) abbiamo cercato di realizzare movimenti realistici per i loro personaggi, i quali parevano (almeno nelle movenze) veri praticanti stili marziali.
In MK4, invece, Midway ha cercato di replicare il feeling dei capitoli digitalizzati ottenendo, sfortunatamente, un risultato non molto efficace.
A differenza degli altri picchiaduro 3D, in MK4 i personaggi saltano ancora "come grilli" col classico doppio salto mortale, sfoggiando animazioni velocissime ma poco realistiche e spesso dubbie, che danno una certa sensazione di "finto" e "posticcio", al limite del comico in certe mosse (per esempio è esilarante quando i combattenti si rimettono a posto una frattura dopo una "presa spaccaosa").
Forse definirlo un vero punto a sfavore sarebbe scorretto perché Mortal Kombat è anche questo.
Potrebbe quindi trattarsi di una scelta stilistica ma, comunque, giustificabile solo in parte: Midway avrebbe potuto e dovuto curare di più gran parte dei movimenti dei lottatori per rendere memorabile l'ingresso di MK nella terza dimensione.

Punti a favore della nuova veste grafica sono però gli effetti di luce 3D decisamente ben realizzati, e la bellezza di certe inquadrature che rendono alcune mosse molto più spettacolari rispetto alle versioni 2D.
Potete vedere classiche mosse speciali, come il mitico calcio bicicletta di Liu Kang, eseguite con una suggestiva angolazione ad effetto; oppure i "calci giravolta", che faranno roteare il nemico dando una sensazione degna di un film action d'annata.
Per non parlare delle nuove Fatality, 2 a personaggio, che abbandonata in parte la parentesi comica/non-sense del terzo capitolo, sono ora più crudeli e spettacolari che mai grazie anche alla tridimensionalità.
La mitica "Spine Rip" in versione 3D! Peccato per i volti immobili...
Per esempio la trasformazione in scorpione di Scorpion o la "sfera energetica" di Sonya Blade (rifacimento della sua classica Fatality di MK1) con tanto di sangue sullo schermo, hanno un loro perché e le vorrete rifare a oltranza.

Il sonoro, curato dall'inimitabile Dan Forden, fa ancora la sua figura.
Buoni alcuni motivetti importati da MK Mythologies: Sub-Zero, oscuri e orientaleggianti...
Meno buoni altri motivetti troppo poco incalzanti per combattimenti così frenetici.
Un'impronta più techno (simile alla musica del film) sarebbe stata più apprezzata.

L'ardua sentenza.


Mortal Kombat 4  soffre di alcuni difetti strutturali che lo rendono uno dei capitoli 3D meno riusciti, ma è parzialmente giustificato dal fatto di essere il primo esperimento poligonale della saga.
In ogni caso resta un gioco divertente e ben confezionato.
Rispetto al coin-op, la versione casalinga include tanti segreti da sbloccare, come costumi alternativi (in primis Reptile "ninja", Raiden MK2, Sub-Zero e Scorpion smascherati), personaggi nascosti come i già citati Goro e Noob Saibot, e una simpatica skin di Meat applicabile a tutti i componenti del roster, oltre a curiosi filmati finali animati.
Figurano inoltre diverse modalità sia singole che multiplayer, come il "Torneo", la "battaglia a squadre" e l'Endurance (o Survival) oltre alle classiche Arcade mode (di varie lunghezze e difficoltà), pratica e Versus.
Ritornano anche i codici da inserire nelle schermate di caricamento fra gli scontri "vs umano",  feature nata in MK3 attraverso la quale, ordinando le iconcine secondo combinazioni precise, il match assume caratteristiche inaspettate, come "teste grosse", pioggia di sangue, armi casuali ed altre "follie".
L'unico scocciante problema è che, sebbene background, atmosfera e personaggi siano sempre affascinanti, la parte tecnica è purtroppo raffazzonata e piena delle leggerezze già abbondantemente descritte, rendendo il gioco "vero e proprio" più interessante che oggettivamente bello.
Per i fans di Mortal Kombat è ovviamente consigliato, per tutti gli altri... un po' meno.
Certo, è divertente ed intuitivo, nonché diverso dalla concorrenza dominante del primo periodo 3D, ma la situazione è questa: forse MK non era ancora pronto per passare alla terza dimensione.

Attualmente, essendo ormai più che ventennale, è difficile da recuperare: la versione più semplice da trovare è quella per PlayStation: povera di grafica ma con ottimi filmati finali in CG, seguita da quella per Nintendo 64 (esteticamente migliore, ma con filmati "poveri" fatti col motore del gioco); se invece volete una versione veramente completa, l'unica è la rara Gold per Dreamcast, un update contenente 6 personaggi aggiuntivi (Kitana, Sektor, Cyrax, Kung Lao, Baraka, Mileena), qualche arena in più e inediti accorgimenti, come una schermata di selezione armi.
Altrimenti esiste la versione fisica PC, forse la migliore graficamente e con all'interno l'intro a fumetti cartaceo. 
+ Nuovi personaggi generalmente ben riusciti.
+ Buone le Fatality!
+ Sistema di combo piuttosto divertente.
+ Il background ha sempre molto da dire.

- Cura tecnica da migliorare.
- Movimenti riciclati fra i personaggi del roster...
- Un 3D tutto sommato evitabile.
- Arene spoglie.

Valutazione complessiva: 70

Grafica: 64
Sonoro: 76
Giocabilità: 69
Design: 84
Innovazione: 71

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Michele "Rapper Nero" Neri
Redattore (2013-).
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Classe 1986, ha iniziato ad amare i picchiaduro grazie ai cabinati di Street Fighter 2 e Mortal Kombat
Oltre a pubblicare articoli su Mortal Kombat Addicted (dal 2013), gestisce il suo blog personale, Disciplina Urbana e il suo forum di picchiaduro Fighter's Arena
Fieramente contrario all'approccio agonistico ai videogiochi e alle competizioni torneistiche, è un sostenitore del single player e dell'importanza di un universo narrativo solido nei picchiaduro… 
Il suo nickname, Rapper Nero, deriva da un nome provvisorio dato ad un personaggio di sua invenzione.
Nessun riferimento alla cultura Hip Hop, tiene a precisare, soprattutto considerando la piega “gangsta-capitalistica” presa dal genere...

giovedì 23 marzo 2017

Mortal Kombat X mobile - La "Sfida Quan Chi Torneo" è finalmente disponibile!

Quan Chi Torneo - MKX Mortal Kombat X mobile
Informiamo tutti i fan della versione mobile di Mortal Kombat X che, in seguito all'aggiornamento 1.12 (vedi: "MKX mobile 1.12 - Tutti i dettagli"), Warner Bros ha finalmente deciso di rendere disponibile la carta Oro di Quan Chi nella versione "TORNEO"!

Come avrete intuito, la "SFIDA QUAN CHI TORNEO" permette ai giocatori di ottenere sostanziosi premi, Gettoni, Anime e, se completata al 100%, la carta oro di Quan Chi nella versione "TORNEO".

Inoltre è ancora disponibile, ma solo per pochi giorni, il "Pack Accesso Anticipato" che permette di ottenere immediatamente la carta oro Quan Chi Torneo!

Buon divertimento!
Quan Chi Torneo - MKX Mortal Kombat X mobile
Mortal Kombat X mobile è un gioco free-to-play che segna la nuova evoluzione dei giochi di combattimento, ed è disponibile ora gratuitamente su Apple App Store e su Google Play.

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AUTORE:

Naka

Fondatore, webmaster, caporedattore, moderatore.

Classe 1980, è cresciuto nelle sale giochi, in mezzo ai cabinati. 
Affascinato dai ninja e appassionato di picchiaduro fin dalla più tenera età, non poteva che innamorarsi all'istante della saga di Mortal Kombat.
Nel corso degli anni ha partecipato ad alcuni tornei, da Tekken 3 fino a Street Fighter 4  (passando per Dead or Alive, BlazBlue ed altri ancora).
Adora la competizione sebbene inizialmente ad attirarlo siano stati i personaggi dei picchiaduro, il loro design e la loro storia...
Specializzato in informatica, è sempre attento e interessato agli aspetti più tecnici dei beat'em up. 
Nel 2008 ha fondato Mortal Kombat Addicted per condividere anche con gli altri la passione per il suo primo amore: la mitica saga di Mortal Kombat.