domenica 24 aprile 2016

Liu Kang - Biografia e caratterizzazione.



Questo speciale del paragrafo Personaggi, sezione MK Universe, è dedicato alla biografia completa dell’eroe indiscusso dei primi capitoli di Mortal Kombat: Liu Kang, uno dei personaggi videoludici che più incarna la figura del guerriero da arti marziali, insieme a Ryu di Street Fighter. 
Per quanto possa sembrare il classico esperto di kung fu tipico di film d’azione e videogiochi affini, Liu è stato dotato di un background ben strutturato che lo ha legato fin dal primo capitolo alla storia principale e a molti personaggi di rilievo, rendendolo l'eroe protagonista di Mortal Kombat. In seguito i produttori hanno pensato di farlo uscire dallo stereotipo di artista marziale senza macchia, apportandogli diverse modifiche dettate dalla storyline che lo fecero diventare prima zombie (nella trilogia iniziata con MK: Deadly Alliance) e, dopo un breve ritorno alla normalità per via del retelling del nono capitolo, un revenant infernale a servizio del Dio caduto Shinnok.
Non è ancora noto se il nostro guerriero Shaolin tornerà un essere umano, ma qui di seguito ecco la sua storia completa a partire da Mortal Kombat (1992).

Ricordiamo che le informazioni presenti nei nostri speciali della sezione MKUniverse, sono tratte SOLO dal materiale ufficiale di MK: videogiochi, fumetti prequel introduttivi, libretti d'istruzione, artbooks da collezione e guide strategiche supervisionate da Midway\NetherRealm Studios.

Origini
Liu Kang nasce nella provincia di Honan, in Cina.
Fratello di un certo Chow (di cui non si sa nulla) ed orfano dei genitori Lin e Lee Kang, è stato allevato dagli Shaolin dell’Ordine della Luce, che lo iniziarono alla via delle arti marziali.  Raiden vide in lui un ottimo combattente e un possibile prescelto per ribaltare la situazione della Terra nei tornei di Mortal Kombat, che aveva perso 9 edizioni e bastava che ne perdesse un'altra per essere invasa dall’Outworld. Dopo essere stato affidato agli insegnamenti del maestro Bo’Rai Cho, fu pronto ad entrare nella Società del Loto Bianco: ordine di monaci guerrieri creato dal Dio del Tuono per difendere l’Earthrealm dai reami paralleli ostili.

Alcune infrmazioni presenti, sono sorte nei capitoli successivi a MK1 e spesso in biografie o endings relativi ad altri personaggi.



Mortal Kombat I

A 24 anni, Liu Kang riceve l’invito al decimo Mortal Kombat indetto da Shang Tsung ed è determinato a portare di nuovo la vittoria del torneo nelle mani degli Shaolin. Convocato dal gran maestro Wu (dell’Accademia Wu Shi ) che riconosce le sue abilità, gli viene permesso di partecipare col compito di sconfiggere Shang Tsung e il suo 9 volte campione: Goro.  Diretto così all’Isola Fortezza, si imbarca sulla Nave Oscura dove fa amicizia con la “star” del cinema action Johnny Cage, che aiuta contro alcuni teppisti spalleggiati da Kano; sull’isola conosce invece l’agente delle Special Forces Sonya Blade, finita lì per inseguire il criminale Kano ed ora prigioniera dello Stregone. Prima della competizione, si evince che Liu informa Cage e Sonya sulla natura sinistra del torneo, dal quale dipendono le sorti della Terra stessa, quindi stringe un alleanza con loro due per ostacolare le forze d'invasione.

Non si sa contro quali (e quanti) lottatori si scontra durante il Mortal Kombat, ma è noto che riesce ad arrivare a Goro e sconfiggerlo, interrompendo il ciclo delle sue vittorie sui terrestri; questo causa l’ira di Shang Tsung che, non accettando la sconfitta, scaglia i suoi sottoposti contro i contendenti sopravvissuti, per avere le loro anime. Cage, Sonya e Kano devono vedersela contro il perdente Goro, mentre Raiden, Scorpion e Sub Zero contro le Guardie Mascherate; Liu Kang invece si concentra sull’ultimo sfidante, Shang Tsung, che alla fine tramortisce col suo noto calcio volante.
 La vittoria di Mortal Kombat è tornata nelle mani degli Shaolin, ma dopo la sconfitta dello stregone un terremoto scuote l’Isola perché non più sorretta dalla sua magia, costringendo gli ultimi presenti a fuggire. Liu in ogni caso riesce a tornare sulla Terra, si presume attraverso un portale aperto da Raiden (come per Johnny Cage).


Mortal Kombat II

Come vincitore, Liu Kang è rientrato all'Accademia Wu Shi, ma ad attenderlo trova soltanto rovine e i corpi dei monaci morti in un inaspettato attacco da parte delle forze Outworldiane comandate da Baraka; Liu giura insieme al confratello Kung Lao che troverà i responsabili e vendicherà le vittime.
Prima di partire, i due sono interrotti dall'arrivo improvviso del jet dei Lin Kuei comandato da Kuai Liang (Sub Zero II), arrivato per investigare sul fratello ed al corrente di informazioni su Shang Tsung, che pare tornato più giovane ed in cerca di rivalsa. Per quanto i monaci siano riluttanti ad allearsi con un ninja assassino, le sue parole li portano a salire sul jet per dirigersi a Hollywood da Johnny Cage, che a sua insaputa potrebbe essere un altro bersaglio dello stregone. Arrivati nei pressi di uno studio televisivo dove Johnny stava lavorando, notano che l'attore è già alle prese con Shang Tsung e i suoi sottoposti (Kintaro, Baraka, Kitana, Mileena, Reptile e le Guardie Mascherate), così intervengono tempestivamente dando manforte a Cage e alla loro nuova conoscenza Jax Briggs (superiore di Sonya, dispersa nell'Outworld), fino alla comparsa di Raiden che calma le acque. Approfittando della situazione, lo stregone lancia al Dio del Tuono e al campione la sfida inderogabile di un nuovo torneo nel Regno Esterno, il cui esito annullerebbe la vittoria al precedente torneo sull'Isola. Come da volere di Raiden, Liu Kang si vede costretto a combattere nell'Oscuro Reame per difendere il suo titolo nonché vendicare i confratelli uccisi, insieme a Kung Lao, Jax, J.Cage e Sub Zero II.
Nell'Outworld è noto intrattienere una conversazione con la "principessa ninja" Kitana, dubbiosa sul suo passato e schieramento attuale; mentre durante il torneo "fasullo" non si sa contro quali avversari combatte, ma è confermato che sconfigge l'imperatore Shao Kahn e, lo si suppone dall'ordine dei boss nell'Arcade mode di MK2, Shang Tsung e Kintaro, senza uccidere nessuno dei tre.
Riconfermata la vittoria degli Shaolin, Liu Kang torna all'Accademia Wu Shi per allenarsi in vista di una prossima minaccia.



Mortal Kombat III \ Ultimate \ Trilogy

Al tempio, Liu Kang guarda al futuro e con Kung Lao sta allenando una nuova generazione di Shaolin, finché la notizia di un portale per l'Outworld aperto nel Nord America li costringe ad interrompere gli allenamenti per dedicarsi all'imminente minaccia.
Non eliminare Shao Kahn è stato un errore, infatti egli, servendosi della regina Sindel risorta corrotta con l'aiuto di Shang Tsung, è riuscito a varcare la soglia terrestre senza passare dal torneo consumando migliaia di anime umane e facendo braccare i pochi superstiti dalle sue Squadre Sterminatrici, alle quali soccombe inizialmente Johnny Cage.
I due monaci si riuniscono a New York (luogo dove si è aperto il portale) con Jax, Sonya, Sub Zero II e gli altri prescelti guidati da Raiden; Liu Kang è il bersaglio numero uno degli invasori, in quanto riuscì ad eludere i piani di Shao Kahn nei precedenti due tornei. Nella battaglia, insieme all'amico Kung Lao riesce a mettere fuori gioco facilmente gran parte delle forze nemiche, ma è solo quando vede il confratello apparentemente morto che trova la forza di sconfiggere una volta per tutte il responsabile: Shao Kahn, a cui inferisce un grave danno.
La Terra torna al suo stato normale e Liu Kang viene ringraziato dalla principessa Kitana, che a sua volta era stata d'aiuto in quanto, fuggita dal Mondo Esterno quando apprese la verità sul suo passato, liberò la madre Sindel dall'influsso malefico con cui era stata resuscitata.



Mortal Kombat IV \ Gold
Tempo dopo la sconfitta di Shao Kahn, si fa avanti una nuova minaccia dalle profondità del Netherrealm: Shinnok e il suo sottoposto Quan Chi, riusciti a entrare con l'inganno nel regno di Edenia, prendendo possesso del palazzo di Sindel.
Liu Kang, attuale campione del Mortal Kombat, una volta saputo si è avventurato da solo a Edenia per salvare l'amica Kitana dalle grinfie di Quan Chi, ma quel giorno fallisce.
Tornato sulla Terra, decide di formare una squadra dei migliori difensori terrestri per tornare e vincere contro i demoni; una delle prime reclute recuperate è Kai, membro del Loto Bianco ritrovato in America.
Allenandosi con Kai nei pressi del Tempio Shaolin, viene interrotto dall'arrivo di Fujin, scappato sulla Terra dopo che Shinnok, passando da Edenia, ha attaccato il regno degli Dei Anziani uccidendo molti esseri elementali. I due monaci si sbarazzano degli Oni che tormentavano il Dio del Vento fino all'arrivo di Raiden, che finisce le creature e spiega la situazione critica causata dal ritorno di Shinnok; a Kang viene ordinato di tornare a Edenia con gli altri prescelti per combattere Quan Chi, mentre lui e Fujin sarebbero tornati nel "Regno dei Cieli" per continuare la lotta contro Shinnok.
Come dalle previsioni di Raiden, arriva sul posto un elicottero militare dal quale scendono J.Cage, Sub Zero II e Sonya che, una volta compreso meglio l'entità della minaccia, con un dispositivo crea portali delle Special Forces emergono a Edenia, dove ad attenderli c'è proprio Quan Chi.
Non si sa contro quali invasori combatte Liu Kang una volta a Edenia, ma è noto che alla fine varca la soglia del Netherrealm e sconfigge Shinnok nella Fornace (lo si deduce perchè è il suo stage), mentre Quan Chi viene messo fuori gioco inaspettatamente da Scorpion.
Edenia e quindi anche la Terra sono fuori dal dominio oscuro. Nel tempio Shaolin Liu si dispiace di non essere riuscito a salvare Kitana e Sindel al momento giusto, ma una proiezione della principessa sopravvissuta appare da un portale, dicendogli che avendo sconfitto Shinnok ha liberato anche Edenia e, come ricompensa, lo vorrebbe al suo fianco come governatore del regno; ma Liu rifiuta, in quanto deve mantenere lo status di protettore della Terra.

Per approfondire la storia di Liu Kang in MK1-II- III e IV, consigliamo la nostra sezione Story Intro ufficiali di MK.


Mortal Kombat Deadly Alliance \ T.Edition

La sconfitta di Shinnok ha reso la Terra per qualche tempo libera da invasioni di altri reami, almeno finché i malvagi Shang Tsung e Quan Chi non hanno deciso di formare l’Alleanza Mortale, una volta scoperto l’esercito mummificato del defunto Onaga: possibile chiave per la conquista dell’Outworld e della Terra.
Liu Kang, all’insaputa di essere bersaglio dei due stregoni, si sta allenando nei Kata all’Accademia Wu Shi, quando Shang Tsung, inizialmente camuffato da Kung Lao, lo attacca improvvisamente. La vittoria sembra pendere dalla parte del monaco, ma Quan Chi alle spalle gli lancia una magia rendendolo scoperto per qualche istante, permettendo a Shang Tsung di approfittare del momento e rompergli il collo con una presa letale.
Liu Kang è morto e la sua anima consumata dal suo storico nemico.

Il corpo viene trovato dal confratello Kung Lao ed in seguito posto nel mausoleo (la Tomba di Liu Kang -arena di MK Deception-) eretto in suo onore, nell’Accademia Wu Shi.


Mortal Kombat Deception\Unchained


L’anima di Liu Kang ha visto il tragico svolgersi degli eventi attraverso gli occhi di Shang Tsung, dalla sconfitta di gran parte dei terrestri da parte dell’Alleanza Mortale al ritorno del redivivo Re Dragone Onaga, fino a che Raiden, per fermare il mostro, come gesto estremo si autodistrugge radendo al suolo apparentemente tutto l'ambiente circostante, senza però causare alcun danno a Onaga (protetto dalla magia dei Kamidogu).
Con il corpo di Shang Tsung disintegrato, lo spirito dello Shaolin è libero di volare via insieme alle altre anime, ma preferisce rimanere nell'Outworld per sostenere i terrestri nell’evolversi della guerra contro Onaga, il quale ha reso succubi del suo controlla alcuni suoi ex alleati (Cage, Jax, Sonya, Kung Lao e Kitana) caduti in precedenza a causa dell’Alleanza Mortale.

Nell’oscuro regno, lo spirito di Liu trova come alleato per la sua missione Ermac: l’ex ninja di Shao Kahn in cerca di redenzione; mentre sulla Terra scopre che l’ex mentore Raiden (rinato corrotto dopo l’autodistruzione) ha profanato la sua tomba e, con la negromanzia della defunta setta degli Houan, ridato vita al suo cadavere creando uno zombie assassino che deve punire chi non ha saputo proteggere la Terra a dovere, partendo dagli Shaolin del Tempio. Nei pressi della struttura, lo spirito amareggiato di Liù si concentra sul vecchio “assorbi poteri” Shujinko, al quale mostra alcune sue tecniche speciali per aiutarlo nella lotta contro Onaga. Tornato nell’Outworld, grazie ai suoi poteri spiritici riesce a liberare, con l’aiuto di Ermac, i suoi ex alleati dal controllo mentale di Onaga e, dopo una piccola riunione con loro, assiste Bo’Rai Cho nella lotta contro le orde di Tarkatan. Con la sconfitta del Dragon King da parte di Shujinko e Nightwolf, ora deve trovare un modo di ricongiungersi col suo corpo prima che questo commetta ancora inutili omicidi.


Mortal Kombat Armageddon

Lo spirito di Liu Kang sembra non essere riuscito a riprendere possesso del suo cadavere impazzito e, in attesa di trovare un modo per farlo, usa la sua amica Kitana, con la quale c’è un particolare legame, come “ancora spirituale” per mantenersi legato al mondo fisico.
Insieme a lei, una volta saputo della battaglia decisiva fra le Forze della Luce e quelle delle Tenebre, si reca da Nightwolf al punto d’incontro stabilito prima del conflitto, dove accetta che lo sciamano trasferisca su di esso il “legame spirituale” che aveva con Kitana, sperando così di poter ricongiungersi col suo corpo fisico grazie alle conoscenze in materia ultraterrena di Nightwolf.
In seguito, durante la guerra nelle Pianure Edeniane, il suo corpo istruito da Raiden a colpire chiunque possa destare qualche problema all’Earthrealm, su un terrazzo della Piramide di Argus si scontra col suo assassino Shang Tsung e, pur con un’iniziale perdita, riesce ad impedire allo stregone di raggiungere la cima del monolite uccidendolo alle spalle con le sue catene.

In ogni caso, il “corpo zombie” di Liu Kang non riesce a sopravvivere, mentre il suo spirito ancorato misticamente a Nightwolf, si può intuire che passerà ad un altro piano esistenziale alla morte dello shamano.


Mortal Kombat IX
Raiden, per non soccombere a Shao Kahn che aveva ottenuto il potere di Blaze alla fine della guerra nelle pianure Edeniane, con un incantesimo torna indietro nel tempo creando una nuova realtà per modificare il pessimo futuro che attende tutti i combattenti di entrambe le fazioni.Anche Liu Kang, si ritrova senza saperlo in questa nuova realtà modificata.Il suo passato sembra non essere stato toccato, infatti egli è ancora il prescelto degli Shaolin che deve sconfiggere Shang Tsung e Goro per evitare che la Terra, perdente per 9 volte al torneo di Mortal Kombat, cada sotto il dominio dell’Outworld alla decima sconfitta.

A partire dalla sua presenza sull’Isola di Shang Tsung, iniziano le differenze significative con la prima timeline.
Affiancato a Raiden che gli fa da guida, prima conosce Johnny Cage ed in seguito anche Sonya e Jax, i quali dopo una spiegazione su cosa c’è sotto alla sinistra competizione, vengono reclutati come difensori dell’Earthrealm.

Durante il torneo vince molti avversari e, come finalista, viene fatto scontrare col ninja Ermac, battuto con successo.
Nei giardini del palazzo viene attaccato da Kitana, la figlia illegittima di Shao Kahn con l’ordine di ucciderlo, che mette giocosamente fuori combattimento facendole suscitare diversi ripensamenti riguardo al suo ruolo di assassina.
Prosegue così il torneo sbaragliando la coppia Scorpion e Quan Chi, per poi arrivare a vincere contro al campione Goro nella Tana sotterranea ed, infine, sconfiggere uno Shang Tsung adirato per l’interruzione del ciclo di vittorie outworldiane.
Liu Kang è il campione e la Terra è salva (per quanto l’amuleto di Raiden sia ancora incrinato), ma tornato all’Accademia Wu Shi insieme agli altri difensori per ricevere gli onori. La pace è interrotta da uno squadrone di Tarkatans comandati da Shang Tsung ringiovanito, che creano scompiglio rapendo Sonya ed alcuni monaci.
Raiden spiega che è stata una provocazione di Tsung e Shao Kahn, che vogliono attirare i vincitori in un proseguimento fasullo del Mortal Kombat nell’Outworld, sperando di ribaltare la situazione dalla loro parte sfruttando il vantaggio di “giocare in casa”. Liu Kang con gli altri prescelti è costretto ad accettare la sfida.
A torneo già iniziato, dopo aver liberato alcuni maestri Shaolin rapiti insieme a Kung Lao, nelle Terre Desolate Liu viene informato da Jade sull’incarceramento di Kitana per volere di Kahn, così con Kung Lao si reca nella Torre per cercare di trovarla, ma lì apprende da Goro, battuto per la seconda volta, che la principessa sta per venire giustiziata nel Colosseo.
Arrivato sul posto, dove il torneo stava proseguendo, libera Kitana e vede Kung Lao (previsto ora da Raiden come vincitore finale per modica gli eventi passati) morire a tradimento per mano di Shao Kahn. Furioso per l’uccisione del confratello, Liu si lancia in combattimento contro Kahn e lo finisce con una fatality, confermando la sua vittoria anche nella seconda timeline. Questo causa però un’ulteriore usura dell’amuleto di Raiden, segno che il futuro è ancora in pericolo.

Shao Kahn, tuttavia, grazie alle cure stregonesche di Quan Chi è tutt’altro che morto e, come per la scorsa timeline, escogita un modo di conquistare la Terra senza passare dal Mortal Kombat, resuscitando come corrotta l’originariamente benevola Regina Sindel (che con la sua morte aveva creato un sigillo mistico attuo ad impedire a Kahn di fondere l’Earthrealm con l’Outworld).
A conquista già iniziata, in un momento di tregua Liu Kang viene portato da Raiden al cospetto degli Dei Anziani per chiedere di far cessare l’invasione, ma la richiesta non va a buon fine e, una volta tornato sulla Terra col suo mentore, scopre che gli altri eroi lasciati sotto la guida di Nightwolf sono stati quasi tutti uccisi da una Sindel super potenziata. Alla vista di Kitana morente, Liu perde fiducia in Raiden accusandolo di aver portato l’Earthrealm alla rovina con le sue visioni premonitrici, decidendo così di non prendere più parte ai suoi malsani tentativi di salvare la Terra, ma di occuparsi dei feriti (Johnny Cage e Sonya).

Poco tempo dopo, Liu Kang ritrova Raiden di ritorno dal Netherrealm con una nuova illuminazione, ovvero che il messaggio temporale “deve vincere” mandatogli dal Raiden futuro non si riferiva né a lui ne a Kung Lao, bensì a Shao Kahn, in quanto per essere sconfitto deve varcare il suolo terrestre e concludere la “fusione” dei due regni senza passare dal torneo, scatenando l’ira degli Dei Anziani per le regole infrante. Ma Liu Kang non crede all'ennesima apparente follia del suo maestro e gli si avventa contro, finendo bruciato da una fatale combinazione dei suoi stessi poteri pirici mischiati all’elettricità prodotta da Raiden per difendersi.
L’intuizione del Dio del Tuono alla fine si è rivelata veritiera contro il Konqueror, ma per il campione degli Shaolin non c’è stato più nulla da fare.


Mortal Kombat X
Dopo la morte accidentale per mano di Raiden, Liu Kang (come molti altri eroi caduti) viene resuscitato da Quan Chi come suo revenant, con la mente alterata da sentimenti negativi e un odio ancora più marcato per il suo vecchio mentore, incolpato di non aver protetto lui e i suoi alleati. L'ex campione di Mortal Kombat, difensore plurimo dell'Earthrealm, da circa 25 anni è un fedele servo dei demoni che in passato ostacolava.

Nel Netherrealm, durante una spedizione delle Special Forces comandate da Jax e Kenshi per catturare Quan Chi, con gli altri revenants (Kung Lao, Kitana, Sindel, Kabal) combatte i militari e scorta lo stregone fino alla sua fortezza. 
Nonostante tutto però, Jax riesce comunque ad arrivare sul posto e così Liu Kang, imprecando contro Raiden e i terrestri, si scontra col suo ex amico uscendone perdente, consentendo al Maggiore di catturare Quan Chi.

Nel Campo Profughi delle Special Forces, Quan Chi muore ucciso da Scorpion, ma a causa dell'intervento tempestivo di D'Vorah con l'amuleto, Shinnok si libera dalla prigionia. Liu Kang, arrivato sulla Terra, gli giura fedeltà scortandolo fino allo Sky Temple coi revanants e D'Vorah, che prelevano anche il tramortito Johhny Cage (messo fuori combattimento da Shinnok).
 Al Tempio, Liu Kang con Kung Lao, Kitana, Sindel e Smoke, attacca il suo ex mentore arrivato per fermare l'elder god decaduto, ma perde lo scontro dopo i tentativi di Raiden per farlo rinsavire.

Ripresosi dal combattimento, attacca pure i giovani prescelti, che si offrono di tenere a bada lui e i revenants per consentire a Cassie Cage di arrivare alla sala del Jinsei. La rissa prosegue finchè Cassie sconfigge Shinnok, mentre Raiden provvede a ripristinare la forza vitale dell'Earthrealm.
Liu Kang, Kung Lao, Kitana e Smoke sono costretti alla ritirata, senza proseguire con l'invasione dei Cieli.
Più avanti, senza più Shinnok al comando, Liu Kang e Kitana sembrano essere diventati imperatori del Netherrealm, con intenzioni tutt'altro che benevole. Raiden, diventato nel frattempo corrotto a seguito l'intervento sul Jinsei contaminato, irrompe davanti a loro minacciandoli riguardo una possibile intenzione di invadere l'Earthrealm, per poi scomparire, lasciando come monito la testa ancora viva di Shinnok.


Versioni videoludiche alternative

Mortal Kombat Shaolin Monks
Liu Kang lotta contro Baraka nella Tomba delle Anime.
In questo Stylish Action che racconta una versione alternativa della trama di MK2, Liu Kang differisce abbastanza sia come azioni che come carattere rispetto all’originale.
Secondo questa timeline, durante il suo viaggio nell’Outwolrd per sconfiggere Shang Tsung ringiovanito dopo il primo torneo, con Kung Lao uccide brutalmente quasi tutti i servi di Shao Kahn (eccetto Mileena che gli sfugge), compresa un ignara Jade solo vittima di un incantesimo.

Per quanto di buon cuore, pare molto impulsivo, poco arguto e incline ad uccidere senza pensarci due volte, per esempio, oltre a fare il “cascamorto” diverse volte con Kitana, durante la storia accetta ciecamente ogni ordine di Raiden, senza nemmeno capire che per gran parte della vicenda stava ricevendo ordini da Shang Tsung camuffato da Dio del Tuono.

Per approfondire consigliamo di giocare alla modalità principale di MK Shaolin Monks.


Mortal Kombat Vs DCUniverse
Liu Kang parla con Kitana all'Accademia Wu Shi.
In questo crossover non-canon con i personaggi DC Comics, che però è anche l'ottavo capitolo ad incontri, Liu Kang rispecchia di più il carattere originale. Inizialmente, con Kitana, indaga sull’improvvisa apparizione di Flash nell’accademia Wu Shi, fino a scoprire che anche gli altri guerrieri del MKUniverse hanno avuto incontri con “strani” uomini in costume, trovandosi persino nella loro rispettiva realtà e facendo intendere una possibile collisione fra 2 universi ben distinti.
Per contrastare inizialmente gli “invasori” si allea per volere di Raiden con alcuni suoi mortali nemici, come Shang Tsung, arrivando dopo vari scontri ad una massiva lotta contro i “rivali” dell’altro universo.
In seguito scopre che la fusione era stata causata da Shao Kahn e Darkseid, diventati un essere unico: Dark Kahn, sconfitto da Raiden insieme a Superman.
Per approfondire consigliamo di giocare allo Story Mode di MK vs DCU.


Poteri e abilità
Liu Kang sin dagli esordi è un grande esperto di arti marziali cinesi, nonché detentore di vari poteri superumani acquisiti con l'addestramento da prescelto nel Loto Bianco.

Maestro di arti marziali: 
essendo stato allevato dai monaci, conosce svariati stili di lotta orientali alla perfezione. Nonostante tali stili nel gioco siano riprodotti alla maniera di Mortal Kombat, quindi non realisticamente, possiamo citare fra questi il Pao Chui, il Jun Fan e varie forme di Kung Fu.
Inoltre, in certi capitoli, Liu è stato visto combattere non solo a mani nude, ma anche con armi: in MK4\Gold brandiva la Spada del Dragone (un Kriss lungo) e in MK:Deception un Nunchaku (usato allo stesso modo di Johnny Cage in Deadly Alliance).

Pirocinesi: 
probabilmente come risultato dell’addestramento nella società di monaci guerrieri del Loto Bianco, Liu può manifestare il suo Chi fisicamente sotto forma di fuoco spirituale. Questo gli permette di potenziare i suoi colpi e di lanciare scariche infuocate di varia intensità ed aspetto, nonché compiere dei brevi teletrasporti. Questa abilità è anche detta Fuoco del Dragone.

Trasformazione in drago:

per quanto le Animalities non rappresentino mai capacità ufficiali dei vari personaggi, bensì dei semplici diversivi goliardici per finire l’avversario, la mutazione in dragone di Liu Kang fa eccezione, in quanto nata come Fatality (spesso rivelatesi canoniche a livello di abilità individuali dei guerrieri) e citata nella sua biografia di MKShaolin Monks.
Ovviamente il tutto rimane avvolto nel mistero, lasciando sempre un certo dubbio.





Curiosità
- Il primo Liu Kang di Mortal Kombat 1, al tempo l’indiscusso protagonista buono, era l’unico personaggio con una fatality più edulcorata delle altre, che non mutilava o bruciava l’avversario.
Coi capitoli seguenti si è ovviamente adeguato allo standard, con fatalities sempre più splatter.

- In origine, Liu Kang doveva chiamarsi Yoshitsune Minamoto, essere presumibilmente giapponese ed avere un'aspetto leggermente diverso (simile al giovane Shang Tsung). Qui uno dei primi schizzi di John Tobias:

- Solitamente i monaci Shaolin hanno la testa rasata, ma quelli del Loto bianco come Liu Kang, Kung Lao o Kai sembrano fare eccezione. Nel caso dei primi due il capello lungo può essere una scelta stilistica per citare la figura dell’artista marziale alla Bruce Lee.

- In una delle sue fatality più ironiche, Liu Kang si trasforma in un coin-op di Mortal Kombat. Possibile richiamo alla cosiddetta “rottura della quarta parete”.

- A differenza di gran parte dei personaggi, gli endings arcade di Liu Kang, fino a Mortal Kombat 4, sono tutti canonici con la storia


 Endings non canonici e semi-canonici:

*Rcordiamo che i finali non canonici o semi canonici, per quanto seguano una linea narrativa a se e sono quindi dei semplici "what if", ovvero: cosa farebbe quel combattente se battesse il "boss finale di turno"; forniscono sempre caratteristiche e retroscena ufficiali di molti personaggi.

Ending Mortal Kombat Deception (semi canon)

Liu Kang's friends had been freed. Onaga had been defeated, and the realms were secure once more. But there was one battle that remained. Liu Kang's body had been used by some unknown force as a tool of destruction. It had left death in its wake and needed to be stopped. The chaos would end in Earthrealm. 

The fight raged with neither kombatant able to best the other, when a jolt of energy crackled through them both. Liu Kang's nerves blazed like fire, and he felt a rush of air fill his lungs for the first time since his death. He was Liu Kang once more: Protector of Earthrealm, Champion of Mortal Kombat.


Ending Mortal Kombat Armageddon (non canon)
The power released by Blaze's destruction reunited Liu Kang's body and soul.
Whole once more and possessing the power of a god, he confronted Raiden, who had been corrupted by his suicide.
Liu Kang reluctantly defeated his mentor in an epic clash.
With consent of the Elder Gods, he replaced Raiden as Protector of Earthrealm. 

Ending Mortal Kombat Vs DCUniverse (non canon)

Through intense study, Raiden was able to unlock the secrets of the Rock of Eternity and determine its function. 
He decided to emulate it and create a Captain Marvel of Earthrealm. Raiden infused Liu Kang with his own power, as well as the abilities of his fellow gods Argus, Fujin and others. 
In order to transform himself into a being of unstoppable power, Liu Kang need only shout, "Mortal Kombat!"


Ending Mortal Kombat IX (non canon)

Having defeated Shao Kahn, Liu Kang believed he was the only one capable of defending Earthrealm against outside threats. 
During the invasion Raiden had been more burden than ally. Brazenly he demanded the Elder Gods grant him the thunder gods status. In a one-match Mortal Kombat tournament, Liu Kang defeated his former friend and mentor. Liu Kang's request was granted. He was made a god the new Protector of Earthrealm.



Ending Mortal Kombat X


With Shinnok defeated, Liu Kang explored the Netherrealm--a world that, without Shinnok's controlling power, had descended into chaos.
Liu Kang was no sorcerer or Elder God, but his fighting skill was more than enough to beat Netherrealm's demons into submission.
Liu Kang realized that Netherrealm was his for the taking--and that ruling appealed to him.
He would assume Shinnok's throne--and ponder the konquering of other realms.

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AUTORE:

Rapper Nero

Redattore, moderatore forum.

Classe 1986, ha iniziato ad amare i picchiaduro grazie ai cabinati di Street Fighter 2 e Mortal Kombat
Oltre a pubblicare articoli su Mortal Kombat Addicted (dal 2013), gestisce il suo blog personale, Disciplina Urbana, e scrive recensioni per il sito Fighting Side
Fieramente contrario all'approccio agonistico ai videogiochi e alle competizioni torneistiche, è un sostenitore del single player e dell'importanza di un universo narrativo solido nei picchiaduro… 
Il suo nickname, Rapper Nero, deriva da un nome provvisorio dato ad un personaggio di sua invenzione.
Nessun riferimento alla cultura Hip Hop, tiene a precisare, soprattutto considerando la piega “gangsta-capitalistica” presa dal genere...