lunedì 14 agosto 2023

10 fatti curiosi che (forse) non sapevi su Mortal Kombat.


In attesa del dodicesimo capitolo in uscita il 19 settembre '23, alcuni fatti curiosi che in questi oltre 30 anni di Mortal Kombat non sono ancora del tutto noti.



1) Le fatality non sono mai usate nella trama, salvo rari casi.


Questi colpi mortali decisamente splatter e spesso intrisi di humor nero, sono fra le caratteristiche più note di MK, ma nella trama del videogioco ben pochi personaggi sono morti subendone qualcuna di quelle fattibili giocando, li possiamo proprio contare:

Scorpion. 













in MK Mythologies (platform\beat ‘em up del ‘97), dopo aver combattuto contro Sub Zero (Bi Han) nel tempo Shaolin per il possesso della mappa del Tempio degli Elementi, muore subendo la mitica “Spine Rip” da Sub Zero.

Sub Zero (Bi Han). 













Secondo la trama del primo e secondo MK, egli viene bruciato fino all’osso da Scorpion con la sua (altrettanto classica) fatality “Toasty”. 
Lo si può leggere nell’intro a fumetti di MK2 e lo si può vedere nello story mode di MK9 durante il rifacimento del primo torneo.


Shao Kahn. 











In MK9 l’imperatore subisce la fatality “Pugno Perforante” da Liu Kang alla fine del secondo torneo nell’Outworld (nuova timeline), anche se di fatto non muore.

Baraka. 











In MK10 il capo dei tarkata subisce una fatality da D’Vorah, che gli estrae cuore e cervello con le sue spire.

* In Mortal Kombat Shaolin Monks, action game autoconclusivo ambientato in una timeline alternativa nel periodo del secondo torneo, quasi ogni boss (eccetto Kitana) subisce una cruenta fatality da Liu Kang o Kung Lao in maniera canonica nella trama. Cosa molto differente dalla timeline classica.




2) Nella trama dei MK, il torneo è presente solo in tre capitoli su undici.

Sembra strano, ma sebbene la serie di videogiochi prenda il nome dal famoso torneo interdimensionale, solo in 3 capitoli su 11 il torneo è presente nella storia:

Mortal Kombat (1992) - Si svolge durante il decimo torneo fra Terra e Regno Esterno sull’isola di Shang Tsung. Se la Terra dovesse perdere per la decima volta, verrebbe annessa al Regno Esterno.

Mortal Kombat 2 (1993\94) - Si svolge durante un prolungamento fazioso del decimo torneo visto in MK1, ma stavolta nell’Outworld, dove i terrestri si vedono costretti in seguito provocazioni da parte di Shao Kahn e Shang Tsung.

Mortal Kombat 9 (2011) - Essendo ambientato in una nuova timeline creata da Raiden per impedire a Shao Kahn di dominare sui reami grazie al potere di Blaze (boss di MKArmageddon), riprende la storia dei primi 3 con alcune modifiche e di conseguenza anche i due tornei visti in MK1 e 2.

Nella trama di MK3, 4, 5 (Deadly Alliance), 6 (Deception\Unchained), 7 (Armageddon), VsDC, 10 e 11, non è presente alcun torneo vero e proprio fra Earthrealm e gli invasori, ma più un conflitto esteso fra gli eroi e i cattivi di turno.

* Ci sarebbe qualche perplessità sul quarto capitolo, dove stando alla trama (raccontata in parte sul fumetto intro) Quan Chi dice ai terrestri "benvenuti umani, benvenuti in un Mortal Kombat come non ne avete mai visti", il che potrebbe presupporre che ci sarà un torneo fra le due fazioni durante la battaglia per liberare Edenia da Shinnok. Ma non essendoci uno Story mode a raccontare la storia per esteso, non lo sapremo mai.



3) Mortal Kombat 1 ha dato origine alla meccanica dei colpi sbalzanti (launcher) per effettuare combo "su palleggio" (juggle). 
Sonya durante una juggle combo all'angolo.

Nonostante in campo videoludico si attribuisca a Tekken il merito (o demerito a seconda dei gusti) di essere il picchiaduro che ha fatto del “juggling” un marchio di fabbrica, tale meccanica che ha ormai conquistato ogni esponente del genere è nata proprio nel primo Mortal Kombat del 1992.
Nello storico MK1 era infatti possibile colpire con un calcio volante l’avversario sulle caviglie per farlo sbalzare in aria e continuare a colpirlo con attacchi normali o mosse speciali, prosciugandogli anche tutta la barra della vita se tartassato coi giusti attacchi ai margini dello schermo, senza fargli più toccare terra.

Un esempio di juggle in MK1 partendo dal calcio volante.

Essendo però il juggling di MK1 estremamente embrionale, i colpi launcher sono stati perfezionati in maniera ufficiale a partire da MK2 (1993), dove alcuni personaggi avevano veri e propri attacchi attui a lanciare l’avversario in aria per poi colpirlo.
Citiamo in particolare la bolla acida di Reptile, la "rotolata" di Mileena o il calcio sbalzante ravvicinato di Johnny Cage (linkabile con la “spaccata”).
A partire dal 3, oltre ad espandersi il numero di mosse che lanciavano l'avversario, nascono anche nuovi attacchi sbalzanti come "ender" per le target combo.

Alcune juggle avanzate di Reptile in UMK3/Trilogy.
Quelle che partono dalla bolla acida sono fattibili anche in MK2.

Proseguendo nei capitoli successivi, MK ha mantenuto sempre la possibilità di effettuare juggles sempre più tecniche e creative, ma senza renderle troppo invadenti.


4) Mortal Kombat è annoverato come serie di picchiaduro 2D, ma è stato 3D per ben 11 anni.

Mortal Kombat Deception, considerato il miglior capito interamente 3D.

Può sembrare paradossale, ma grazie alla voglia di sperimentare del team di Ed Boon, MK è uno dei pochi picchiaduro ad essere passato agilmente dal 2D al 3D puro, durato dal 1997 al 2008. 

Ciò è iniziato con l’embrionale MK4\Gold, rilasciato per i cabinati arcade dal ’97 e che, seguendo la scia dei vari Tekken e Virtua Fighter, fu realizzato in tre dimensioni con arene delimitate (senza sfondi infiniti) da muri e a volte oggetti da raccogliere. Un vero 3D, insomma.

La formula di MK4 fu poi ampliata in Deadly Alliance (2002), Deception (2004), Armageddon (2006) e VsDCUniverse (2008), dove lo spostamento nelle tre dimensioni veniva semplificato e aggiunte nelle arene anche delle trappole mortali che potevano ribaltare immediatamente l’esito di uno scontro, portando a morte istantanea pur avendo la barra della salute piena.

Questi ben 5 capitoli in 3D hanno ricevuto dai fan un’accoglienza mista ed, eccetto per MK4 e VsDC, generalmente positiva considerate le vincite ai Game Awards in categoria picchiaduro di MKDeception e Armageddon.
 

5) La diatriba fra Scorpion e Sub Zero termina alla fine MK1 e non avviene nell’antichità.

Questa parte basilare della lore di mortalkombattiana è sempre stata decisamente fumosa, e non solo i registi di film ma persino gli sviluppatori del gioco contribuiscono a renderla tale. 
Nonostante nei trailer o immagini promozionali ludiche si tenda a far sempre vedere uno scontro Scorpion e Sub Zero, la loro vera diatriba termina già a partire dalle fasi finali della trama MK1, a cavallo con MK2, dove si viene a sapere che Scorpion ha incenerito il primo Sub Zero (Bi Han) dopo il torneo vendicando giusto se stesso, dato che il vero assassino dei suoi famigliari si rivela anni dopo essere Quan Chi, che aveva manipolato la memoria di Scorpion (Hanzo Hasashi) per far addossare la colpa all’ignaro Bi Han (trasformato a sua volta in Noob Saibot dallo stesso stregone dopo la morte).

Curioso quindi notare che nei capitoli successivi al primo, la tenzone fra Scorpion e Sub Zero (dal 2 in avanti rappresentato da Kuai Liang) si è decisamente appianata con alti e bassi fino ai capitoli 10 e 11, dove i due addirittura sono alleati in difesa dell’Earthrealm.


*Una spiegazione nel dettaglio per i primi 4 capitoli, ce l’ha data il responsabile delle prime storie John Tobias su Twitter, di cui potete leggere un’estratto nel nostro articolo: https://www.mortalkombataddicted.it/2021/04/lezioni-di-storia-5-john-tobias-co.html


L’intricata “liason” fra i due, inoltre, non comincia nel Giappone feudale come nell’ultimo film di MK Simon McQuoid ci fa erroneamente intendere, bensì in epoca moderna, precisamente due anni prima delle vicende di MK1, ovvero durante lo spin off adventure MKMythologies, quando Bi Han uccide Scorpion nel tempio Shaolin.
Difatti, nell’intro a fumetti ufficiale ambientato dopo Mythologies, Scorpion dice chiaramente a Bi Han “you murdered me exactly two years ago to this day”.


Tuttavia, gli stessi sviluppatori del gioco contribuiscono a rendere fuorviante la collocazione storica della vicenda, ad esempio in MK9, durante un falso flashback mostrato da Quan Chi a Scorpion, viene raffigurato un anacronistico assedio a cavallo da parte dei Lin Kuei al villaggio degli Shirai Ryu (clan di Scorpion), evento che potrebbe tranquillamente essere ambientato in età feudale, anche se così non era.



6) MK è fra i pochissimi picchiaduro a rifare animazioni e gameplay fra un episodio e l’altro, ad eccezione di due capitoli.


Spesso e volentieri, gli episodi successivi dei vari picchiaduro sono versioni aggiornate dei capitoli precedenti. Prendiamo come esempio Street Fighter, Tekken, Dead or Alive o SoulCalbur, che tutt’ora tengono la stessa base di gameplay, animazioni e moveset dei primi capitoli creando più degli update che dei veri “giochi nuovi”, almeno per quanto riguarda la parte giocabile.

Mortal Kombat invece ha da sempre fatto l’opposto per rendere ogni capitolo un’esperienza più unica possibile già a partire dal 2, che pur tenendo le stesse basi di gameplay dell’1 ridigitalizzava DA ZERO i movimenti degli attori, cambiava stance ai personaggi e aggiungeva meccaniche nuove di gameplay (come il perfezionamento del juggling tramite mosse apposite). 

Gli sprites differenti dei primi 3 Liu Kang.

La stessa cosa era stata fatta coi capitoli a seguire, dal 3 dove venivano introdotte le target combo e rifatte di nuovo sia le animazioni che la digitalizzazione degli attori, fino ai 3D come il 4 e Deadly Alliance (5) che seppur in tre dimensioni erano due giochi completamente diversi già a partire dalle animazioni, ai modelli poligonali, o al gameplay ripensato da zero.

L'enorme salto fra il modello 3D (animazioni incluse) di Scorpion, da MK4 a 5 (Deadly Alliance).

Un’eccezione però c’è stata, ed è fra Deception (6) e Armageddon (7), che pescano gran parte delle animazioni e del moveset dal Deadly Alliance (5) Questi due infatti sembravano più degli updates che dei veri capitoli nuovi, sia nel giocato che nella resa visiva.

Chiusa la parentesi dell’era 3D, comunque, dall’acquisizione Warner il modus operandi è tornato quello di offrire esperienze di gioco sempre diverse, basti notare che dal 9 al 10 vengono rifatti in toto animazioni, moveset \ comparto attacchi e modelli poligonali, idem dal 10 all’11.


La stessa cosa si può notare da MK11 al prossimo MK1 (12), già a partire dalla stance.




7) La prima vera apparizione di Quan Chi non è in MK Mythologies e nemmeno in MK4…


Lo stregone-demone Quan Chi è un villain fra i più noti della saga, associato videoludicamente soprattutto a Mythologies e MK4 (grazie al “trasformista” Richard Divizio che lo interpretava in entrambi), ma la sua primissima apparizione non avviene nei videogiochi, bensì nella rudimentale serie animata Defenders of the Realm, uno dei primi progetti animati su Mortal Kombat risalente al 1996, dove vediamo un Quan Chi decisamente più edulcorato e ciarliero per adattarsi alla fascia d’età del cartone animato.
Tuttavia, il primissimo Quan Chi arriva proprio da quella poco fortunata serie di cartoni animati.


8) Alcune parti fondamentali della storia canonica di MK non sono raccontante solamente nei videogiochi principali.



Mortal Kombat ha sempre fatto leva sull’universo narrativo, tanto che per sapere correttamente la sua “lore” non bastano solo le info presenti nei giochi principali, ma è altresì basilare dare un’occhiata ai fumetti ufficiali ed alcuni spin off non picchiaduristici, che mettono per esteso alcuni eventi non presenti (o solo accennati) nei videogiochi, e che hanno portato determinate conseguenze nella trama generale.
Facendo degli esempi, nel fumetto ufficiale di MK1 si scopre perché Kano e Sonya finiscono sull’isola di Shang Tsung a combattere nel torneo, nel fumetto di MK2 si scoprono le motivazioni che spingono i terrestri ad accettare le condizioni di Shao Kahn per una "rivincita" del Mortal Kombat nell’Outworld, nel fumetto di MK4 si vede come Shinnok riesce a invadere Edenia imprigionando le regnanti, oppure, nel mega fumetto a più uscite di MK10, viene spiegato come Kotal ascende al potere dopo la morte di Shao Kahn.


Potete dare un'occhiata agli scans dei primi fumetti di MK (o story intro) nella nostra sezione, ed anche visionare alcune tavole della serie più recente che fa da intro a MK10https://www.mortalkombataddicted.it/2014/05/story-introductions-ufficiali-della-saga.html

Parlando invece di eventi approfonditi più negli spin off che nella linea ludica principale, bisogna citare l’origine dell’equivoco fra Scorpion e Sub Zero spiegato in MKMythologies, che fa luce su come sono andate le cose riguardo allo sterminio degli Shirai Ryu. 


MKMythologies: un capitolo a tutti gli effetti fondamentale, nonostante alcuni difetti.


9) Johnny Cage secondo la trama di MK3 muore? Sì, ma solo per poco.


Da ormai decenni gira che Johnny Cage nella saga ludica di MK sia morto diverse volte, anche se in realtà l’unica volta che muore è nella trama della prima versione di Mortal Kombat 3, dove Shao Kahn invade la Terra senza passare dal torneo e il primo dei guerrieri che ci rimette è proprio Mr.Cage.
 
Ma in realtà la sua morte (per questioni non solo di trama, ma soprattutto perché la Midway aveva licenziato il marzialista Daniel Pesina che ne dava volto e fattezze) dura veramente poco, dato che già in MKTrilogy, ultima versione del 3 uscita solo per console nel '96, si scopre che l’anima di Cage approfitta della fusione della Terra col Regno Esterno architettata da Shao Kahn, riuscendo a “eludere la morte” per tornare a combattere fisicamente a fianco dei suoi amici, come si legge nella sua bio.

Tuttavia, la permanenza sulla Terra dura solo fino alla sconfitta di Shao Kahn, ma in seguito alla guerra iniziata da Shinnok contro gli Dei Anziani (in MK4) osservata dal suo spirito nei cieli, riesce a trovare Raiden che lo aiuterà a riprendere il corpo per affiancare gli altri prescelti contro Shinnok e Quan Chi

Da lì, di sue esperienze "post mortem", non se ne sono più viste.


10) Qual è l'ottavo capitolo di Mortal Kombat? 


La numerazione dei MK è diventata complicata dopo il quarto capitolo, quando pure i capitoli principali uscivano con un sottotitolo identificativo ma senza numero che facesse capire la collocazione (primo di questi senza numerazione è il quinto, denominato "Deadly Alliance").
Ed è diventata ancora più complessa la questione a partire dal crossover MKvsDCUniverse, tuttora un capitolo non del tutto canon a livello di trama, ma “canonicizzato” nella numerazione ufficiale a partire da Mortal Kombat X (o 10), che rendeva ufficialmente “MK 9” il capitolo del 2011 denominato in copertina solo “Mortal Kombat” (in quanto ambientato in un passato modificato della saga).

Ricapitolando, qual è quindi l'ottavo capitolo di Mortal Kombat, o "MK8"? 
Mortal Kombat vs DCUniverse

Chiaramente, ottavo nonostante sia un crossover con una storia collocabile in una realtà alternativa, che però aprirà in seguito la strada alla serie parallela Injustice, ambientata nel solo universo DC ma con ovvi ospiti e citazioni dal mondo di MK.

Vediamo quindi ora la numerazione corretta dei capitoli principali MK usciti finora:  
1) Mortal Kombat  – 1992\1993
2) Mortal Kombat 2 – 1993\1994
3) Mortal Kombat 3 \ Ultimate \ Trilogy – 1994\’95\’96
4) Mortal Kombat 4 \ Gold – 1997\1999
5) Mortal Kombat Deadly Alliance \ Tournament Edition – 2002\’03
6) Mortal Kombat Deception \ Unchained – 2005\’06
7) Mortal Kombat Armageddon - 2007
8) Mortal Kombat vs DCUniverse - 2008
9) Mortal Kombat “9” - 2011
10) Mortal Kombat X \ XL – 2015\2016
11) Mortal Kombat 11 \ Aftermath\ Ultimate - 2019\2020
12) Mortal Kombat "1" - 2023



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Michele "Rapper Nero" Neri
Redattore (2013-).
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Classe 1986, ha iniziato ad amare i picchiaduro grazie ai cabinati di Street Fighter 2 e Mortal Kombat
Oltre a pubblicare articoli su Mortal Kombat Addicted (dal 2013), gestisce il suo blog personale, Disciplina Urbana
Fieramente contrario all'approccio agonistico ai videogiochi e alle competizioni torneistiche, è un sostenitore del single player e dell'importanza di un universo narrativo solido nei picchiaduro… 
Il suo nickname, Rapper Nero, deriva da un nome provvisorio dato ad un personaggio di sua invenzione.
Nessun riferimento alla cultura Hip Hop, tiene a precisare, soprattutto considerando la piega “gangsta-capitalistica” presa dal genere...