giovedì 4 aprile 2019

Anteprima Mortal Kombat 11: la nostra prova della closed Beta.

A partire dal pomeriggio del 27 marzo fino al mattino del primo aprile, abbiamo avuto l'occasione di provare fino in fondo la closed Beta di Mortal Kombat 11.

Il test è stato eseguito nelle migliori condizioni possibili: su Xbox One X con schermo 4K HDR e connessione in fibra ottica (ovviamente cablata).

I CONTENUTI DELLA CLOSED BETA.


Iniziamo parlando delle 3 modalità incluse in questa versione di prova.
Il menù principale di Mortal Kombat 11.
Dal menù principale possiamo accedere ad una classica Torre single player (composta da 5 avversari e inserita nel sottomenù KONQUISTA), ai combattimenti on-line (match casuali, non classificati, inseriti nel sottomenù KOMBATTI) e alla modalità PERSONALIZZA.

I combattenti presenti in questa build sono 5 (Scorpion, Skarlet, Baraka, Jade e Kabal) mentre le arene sono 3 (le rovine dell'isola di Shang Tsung, il centro di comando desertico delle Forze Speciali e il Fight Club del Dragone Nero).
Tali ingredienti sono stati ben selezionati per offrire un'esperienza varia che rappresenti, almeno parzialmente, le situazioni che affronteremo nella versione completa di Mortal Kombat 11.
Abbiamo una guerriera abile dalla media-lunga distanza (Skarlet), personaggi che fanno della pressione il loro punto forte (Scorpion e Baraka) e dei veri e propri all-rounder, in grado di cavarsela in ogni situazione (Jade e Kabal).

TECNICAMENTE MAESTOSO.


La prima cosa che colpisce della Beta di Mortal Kombat 11 è il suo strabiliante comparto grafico e la cura maniacale per i dettagli.
Pare quasi impossibile credere che sia un titolo sviluppato su una versione modificata del vetusto Unreal Engine 3 (vedi il nostro approfondimento: il motore grafico di MK11).
Le animazioni sono estremamente fluide, i modelli dei combattenti sono realizzati splendidamente e curati in ogni minimo particolare.
La cosa è resa ancor più evidente dalla modalità PERSONALIZZA che permette di ruotare e osservare da vicino i combattenti mentre modifichiamo il loro equipaggiamento e le loro mosse speciali.
I modelli poligonali sono incredibilmente dettagliati.
Anche il comparto audio sembra migliorato rispetto ai capitoli precedenti con musiche mai ripetitive e in grado di dare ritmo ai combattimenti.

PERSONALIZZARE E' BELLISSIMO.


Come vi ho anticipato, è possibile personalizzare i combattenti della Beta, sia dal punto di vista estetico, sia da quello del moveset.
Per spiegarvi come funziona, prendiamo come esempio il personaggio che ho utilizzato di più durante questo periodo di prova: la letale Skarlet.
Come tutti i personaggi della Beta, Skarlet si presenta con 3 varianti standard (predefinite, ma ugualmente modificabili) e 3 slot per la creazione di ulteriori varianti personalizzate.

A livello estetico, ogni guerriero può scegliere una skin di partenza e poi andare a modificare 3 elementi specifici dell'outfit.
Nel caso di Skarlet è possibile modificare la sua maschera, il pugnale e le fiale di sangue.
Mi accingo a scegliere il look delle fiale di sangue...
Nella Beta non era possibile ma nella versione finale di Mortal Kombat 11 si potranno inserire dei potenziamenti negli incavi degli oggetti, validi in tutte le modalità non competitive.
Possiamo inoltre scegliere le animazioni pre-combattimento, quelle tra un round e l'altro e la posa vittoriosa.

Arriviamo ora alla personalizzazione del moveset, grande novità di questo capitolo.
Ogni personaggio dispone già di un discreto numero di mosse speciali e, a queste, si possono aggiungere da una a tre mosse extra (a seconda del costo).
Per equipaggiarle abbiamo a disposizione 3 slot nei quali inserire le mosse extra che possono occupare 1, 2 o 3 slot a seconda della loro potenza.
Potenzialmente si tratta di una soluzione geniale che permette di dar vita a infinite varianti in grado di rendere i match sempre vari e sorprendenti, tuttavia pare che NetherRealm Studios voglia limitare l'utilizzo delle varianti personalizzate in ambito competitivo, nonostante l'aperta opposizione di molti pro-player di spessore (in primis SonicFox).
In effetti, bilanciare una tale quantità di varianti e mosse speciali potrebbe essere problematico (per non dire impossibile).
La variante MK Addicted di Skarlet!

NETCODE E ONLINE.


Fortunatamente, i terribili ricordi legati al netcode di MK9 e a quello di MKX (poi tardivamente corretto) sono molto lontani.
Alla prova sul campo, Mortal Kombat 11 risponde con combattimenti online fluidi e infrastrutture di rete molto stabili.
Come potete vedere nell'immagine qui sopra, la schermata di ricerca della partita è molto chiara ed indica la qualità della connessione (graficamente o numericamente, con la latenza indicata in millesimi di secondo) e il tipo di connessione (cablata o wi-fi).
Disponendo di una buona connessione (meglio se cablata) e prestando attenzione nel rifiutare tutti i combattimenti con latenze astronomiche (indicati con una una sola barra rossa di PING), non avrete alcun disagio nel lanciarvi in appassionanti sfide online.
Durante la nostra prova (oltre 200 match online, connessi con fibra ottica cablata) non abbiamo mai avuto problemi nell'affrontare avversari anche con 2 sole barre di connessione (PING giallo)!
Insomma, se non siete voi il problema (connessione scarsa) o non ve la andate proprio a cercare, vi divertirete molto.

GAMEPLAY: IL PASSO AVANTI PIU' EVIDENTE.


Qui è avvenuta la vera rivoluzione!
Se vi dicessi che l'impressionante comparto tecnico, l'inedita modalità PERSONALIZZA e l'ottimo netcode non sono le qualità migliori di Mortal Kombat 11?
E' così, perchè è proprio il gameplay il punto forte dell'ultima fatica targata NetherRealm Studios.

Ed Boon & soci hanno saputo innovare dove c'era più bisogno e hanno creato un gioco molto raffinato ed intelligente mettendo insieme tutto ciò che hanno imparato dagli errori del passato.
Eliminando la corsa e riducendo drasticamente le combo (in precedenza lunghissime e devastanti), hanno scongiurato i fattori che hanno reso il gameplay di MKX così iperoffensivo e poco equilibrato;
inoltre, eliminando la barra super (sostituita da una barra difensiva e una offensiva che si ricaricano automaticamente) e riducendo l'efficacia dei proiettili e degli attacchi dalla distanza, hanno scongiurato i fattori che hanno reso "odiosi" gli zoner in Injustice 2.

Il risultato finale è sontuoso: il gameplay Mortal Kombat 11 è profondo e dotato di una fase neutrale molto tattica, ricca di giochi mentali e basata sulla gestione delle proprie risorse.
Senza entrare nel dettaglio delle nuove meccaniche, che vi abbiamo già anticipato durante il Reveal e che saranno approfondite in sede di recensione del prodotto finale, vi posso assicurare che tutti gli ingranaggi introdotti nel nuovo capitolo (Krushing Blows, Fatal Blow, Flawless Block, le barre offensiva/difensiva, ecc...) concorrono nel creare un'alchimia quasi perfetta che rende ogni partita memorabile.
Vi aspetto on-line con la mia Skarlet! ;)

IMPRESSIONI FINALI.


Questo assaggio di Mortal Kombat 11 mi ha completamente convinto e, come un buon antipasto, ha aumentato la mia voglia di mettere le mani sul "piatto completo".
E' presto per sbilanciarsi ma l'ultima fatica di NetherRealm Studios pare avere le carte in regola per candidarsi al titolo di picchiaduro dell'anno e diventare uno dei migliori MK di sempre.

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Daniel "Naka" Maschietto
Fondatore, amministratore, webmaster, caporedattore, moderatore.
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Classe 1980, è cresciuto nelle sale giochi, in mezzo ai cabinati. 
Affascinato dai ninja e appassionato di picchiaduro fin dalla più tenera età, non poteva che innamorarsi all'istante della saga di Mortal Kombat.
Nel corso degli anni ha partecipato ad alcuni tornei, da Tekken 3 fino a Street Fighter 4  (passando per Dead or Alive, BlazBlue ed altri ancora).
Adora la competizione sebbene inizialmente ad attirarlo siano stati i personaggi dei picchiaduro, il loro design e la loro storia.
Specializzato in informatica, è sempre attento e interessato agli aspetti più tecnici dei beat'em up. 
Nel 2008 ha fondato Mortal Kombat Addicted per condividere anche con gli altri la passione per il suo primo amore: la mitica saga di Mortal Kombat. .