giovedì 16 agosto 2012

Mortal Kombat (2011) entra nelle sale giochi giapponesi!

Diciamo la verità: la saga di Mortal Kombat non è mai stata tra le più popolari in Asia ed in particolare in Giappone, dove i picchiaduro iper-tecnici dominano la scena fin dalla notte dei tempi.

MK deve il suo successo agli Stati Uniti e all'Europa dove è diventato famoso per la sua violenza senza limiti e per la grafica digitalizzata foto-realistica!
Ma lo scarso set di mosse dei primi (comunque indimenticabili) capitoli di Mortal Kombat (tutti i personaggi avevano lo stesso move-set ad eccezione delle mosse speciali) e l'approssimativa realizzazione dei successivi capitoli 3D, hanno costantemente tenuto lontani i giocatori nipponici, da sempre abituati a studiare a fondo le frame-list, in modo da conoscere le proprietà di ogni singolo colpo, e a fare ore ed ore di pratica per sapere quando e come usare i propri attacchi.

Mortal Kombat (2011) riesce dove tutti i suoi predecessori hanno fallito: la sala giochi Minami Yahata Games Aces ha inserito al terzo piano, diversi cabinati con le versioni per console dell'ultima fatica di Ed Boon.

Da quando è venuto alla luce, Mortal Kombat (2011) ha vinto moltissimi premi, "Gioco dell'anno", "Picchiaduro dell'anno", "Miglior Design", ecc.., ma essere finalmente riusciti ad entrare in uno dei templi dei fighting game nipponici è forse il successo più grande per il capolavoro dello Studio NetherRealm.

Un traguardo che pochi giochi "non giapponesi" hanno raggiunto.