domenica 1 gennaio 2012

Playing to Win - Parte 1.

NB: quest'opera non è scritta di mio pugno, ma si tratta di una creazione di David Sirlin, scrittore, designer, laureato in matematica e business administrator e pro di alto livello in moltissimi picchiaduro e molti altri tipi di giochi.


Vincere nei videogiochi competitivi richiede un tipo di  mentalità focalizzata sui risultati che molti giocatori, semplicemente, non sono in grado di adottare. 
Quest'opera accompagna i giocatori attraverso l'intero processo che li porterà ad essere dei campioni: come scegliere un gioco e imparare competenze di base, come superare le barriere mentali che non permettono a certi giocatori di progredire, e come gestire i problemi che vengono alla luce affrontando i giocatori più forti. Quest'opera include anche un'analisi completa del libro di Sun Tzu "L'arte della guerra" e della sua applicazione nei giochi di oggi.
Si tratta di concetti fondamentali si applicano a praticamente tutti i giochi competitivi, e hanno molte applicazioni anche nella "vita reale". 


Prologo.
Dedicato ai vincitori e a coloro che si sforzano di vincere.
Non può essere trovato cercando, ma solo chi cerca lo troverà.
- Proverbio Sufi
Immaginate il mondo dei videogiochi come se fosse una maestosa montagna.
Al suo apice ci sono soddisfazione, "divertimento" e, forse, anche la trascendenza.
Alla maggior parte delle persone può non fregare assolutamente nulla di questo picco di montagna perchè, nella loro vita, hanno altre passioni che, per loro, sono più importanti: altri picchi da scalare.
Ci sono alcuni, però, che sarebbero molto felici di scalare questa montagna.
Queste sono le persone alle quali è rivolta questa mia opera.
Alcuni non hanno bisogno di nessun aiuto: sono già in cammino sulla giusta strada.
La maggior parte, però, crede solamente di essere in viaggio, ma in realtà non lo sono affatto.
Sono rimasti bloccati in un'ampia voragine alla base della montagna, la terra degli SCRUB.
Qui sono prigionieri dei loro limiti mentali, di regole che si sono auto-imposti.
Se solo potessero attraversare questo abisso, scoprirebbero se sono partiti verso una noiosa pianura (se si sono dedicati ad un videogioco realizzato in maniera superficiale) o verso il celeste picco di una montagna incantata (nel caso di un gioco dal gameplay "profondo").
Nel primo caso, attraversare l'abisso avrebbe insegnato loro a cercare una montagna diversa, che valga i loro sforzi e li ripaghi.
Nel secondo caso, beh, c'è solo da essere felici!.
"PLAYING TO WIN" ("Giocare per Vincere") è stato realizzato per aiutare i giocatori a superare l'abisso e a raggiungere la cima della montagna.

Molte persone hanno reagito negativamente alla mia opera, perché credono che "PLAYING TO WIN" sia un percorso che va bene per tutti. Non è così.
Non penso che tutti dovrebbero tentare di raggiungere questo picco particolare o nemmeno che tutti abbiano voglia di provarci. Ci sono altre vette nella vita, probabilmente migliori.
Ma coloro che sono bloccati nel baratro degli SCRUB dovrebbero sapere di esserlo e che è possibile uscirne.

Poi c'è l'annosa questione di quanto, tutto questo, sia applicabile alla vita reale.
Ci sono grandi differenze tra la vita reale e i videogiochi: i giochi sono ben definiti da regole, la vita non lo è. .
Giochi e videogiochi competitivi richiedono virtù militari: immediatezza, tattiche di emergenza, e il fine (la vittoria) giustifica i mezzi (a patto che ci si muova all'interno delle regole del gioco).
La vita reale richiede altre virtù, come la gentilezza, la comprensione, la giustizia e la misericordia.

Prima di tornare a parlare di questo, però, è meglio imparare a vincere.

David Sirlin


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