domenica 8 settembre 2013

La peggior recensione di Mortal Kombat 9: quella di Gamesvillage.

Ed ecco che, a distanza di 2 anni abbondanti, mi appresto a fare una cosa che avrei dovuto già fare tempo fa: smontare la recensione di Mortal Kombat 9 pubblicata su Gamesvillage e a cura del recensore F.B.  

Anche se è passato tutto questo tempo, voglio mettere le cose in chiaro, e farlo pubblicamente.

Per chi non lo sapesse, Gamesvillage è un sito di videogiochi molto seguito, soprattutto perché è associato alla rivista PSM (che, a dire il vero, con MK9 si è comportata più che bene): uno dei mensili per Playstation più famosi e che si trova pure nei supermercati.

Di sicuro questa "recensione" (ahinoi) l’avrà letta una marea di gente, facendosi idee sbagliate su questo ottimo titolo; non tanto per il voto (meriterebbe di più, ma sorvoliamo), quanto perché il “recensore” pare abbia provato il gioco non più di 5 minuti e sia terribilmente di parte verso la (non esente da difetti) scuola Capcom.

 Andiamo in ordine, i pezzi di recensione saranno riportati in giallo e in corsivo:
“Il povero Mortal Kombat non ha più vita facile come un tempo. Ai tempi delle sale giochi (correva l'anno 1992) la gente faceva la fila per infilare ben due gettoni (oh, cioè, raga... mille lire!) nel costoso coin-op di Midway: c'era il sangue, c'erano i ninja e la grafica era digitalizzata... cosa si poteva desiderare di più? Oggi, invece, siamo abituati a ogni sorta di prodigio poligonale e, soprattutto, non bastano un pugno di pixel rossi per titillare il nostro senso della trasgressione. I videogiochi sono cambiati, e anche Mortal Kombat ha dovuto farlo. Per questo, dopo un passato recente fatto di alti e bassi, lo storico picchiaduro ricomincia da capo con un ripescaggio dell'antico gameplay, un po' come Street Fighter IV. Come il capolavoro di Capcom, infatti, i cazzotti di NetherRealm si tirano rigorosamente su un piano bidimensionale, mentre i lottatori e i paesaggi sono renderizzati in tutta la gloria del 3D. Detto questo, mentre il ritorno di Ryu e soci ha segnato un punto di svolta nei picchiaduro moderni, quello di Scorpion e Sub-Zero è ben lontano dalla perfezione, e pur giocando sul solito fattore nostalgia non riesce a farci spendere parole importanti come “capolavoro”, “imperdibile”, o “metempsicosi” (è importante)".
Si parte male già dall’inizio… F.B. mette come unico valore di MK la violenza e il presunto senso di trasgressione che secondo certi disinformati ha dato il successo a MK (io quando giocavo nelle sale giochi, non sapevo nemmeno dell’esistenza delle Fatality, eppure ci volevo giocare lo stesso).
Inoltre, cosa ben più scorretta:
F.B. elogia fin da subito i titoli Capcom, mettendo MK in cattiva luce.
"FINISH HIM! Con il ritorno del 2D, questo Mortal Kombat si comporta in maniera molto simile al primo capitolo della serie, dal sistema di controllo alla velocità dell'azione. Gli attacchi, con l'eccezione di un calcio fatto apposta per iniziare le combo aeree, ripropongono le stesse categorie di un tempo, con il classico pugno dal basso (toastyyyyyy), la spazzata bassa e il calcione circolare. Anche gli impatti sembrano operare secondo le stesse regole di un tempo, in particolare per quel che riguarda i calci volanti, rigidi e precisi come nel 1992. Il tutto succede in un mondo 3D che rievoca la gloria dei vecchi livelli; in un tripudio di fan service i designer ripercorrono i luoghi più amati della serie (come l'iconico ponte con luna piena e spunzoni sotto) e riempiono lo schermo di citazioni e riferimenti per i fedeli della serie. Cosa cambia, dunque?".
Qui il recensore da già prova di non aver nemmeno giocato al suddetto titolo (o di averlo fatto per 5 minuti): è verissimo che i programmatori hanno inserito elementi iconici della serie, ma non so dove possa aver visto un calcio apposito per le combo aeree o il ritorno del calcione circolare XD (!?).
Per sua informazione, lo schema d’attacco è cambiato molto dai primi 3 MK e non ripropone più la divisione in attacchi attivabili SOLO a distanza ravvicinata (tipo la ginocchiata\gomitata, utile per aprire una target combo) o a distanza media (tipo i pugni veloci alti\bassi);
persino lo schema “direzionale” che permetteva a TUTTI la spazzata alta (ovvero il calcione circolare) è stato modificato, rendendo il gameplay NON una copia sputata dei primi 3 (come vuole far intendere), ma una cosa ancora nuova, quasi una summa rielaborata del buono che c’è stato dal primo MK fino al Vs DCU.
Se devo spezzare una lancia a favore del “recensore”, posso dire che ha azzeccato la scontata presenza del montante da sotto (che però c’è sempre stato in tutti i MK eccetto il Deadly Alliance).
"Fermo restando che, proprio come in Street Fighter IV, è possibile giocare ignorando bellamente le nuove meccaniche, i game designer hanno inserito una barra per i super colpi, divisa in tre tacche che si ricaricano mano a mano che si subiscono danni. Investendo una tacca è possibile eseguire una versione modificata degli attacchi speciali del proprio lottatore, mentre giocandosele tutte e tre si attiva una combo spaccaossa, che sottolinea le orribili fratture con un bellissimo effetto a raggi X. Questo sistema ha grandi potenzialità per aggiungere spessore negli scontri tra i giocatori esperti: un requisito fondamentale per tutti i picchiaduro moderni. L'idea è buona, ma a nostro avviso non basta per conquistare il pubblico più esigente: nonostante i lodevoli sforzi di NetherRealm, i recenti risultati di Capcom sono più profondi e ricchi di sfaccettature, rimanendo la scelta più azzeccata per i veri appassionati del genere".
Qui descrive discretamente le novità che saltano più all’occhio (dopo aver ignorato precedentemente le altre più sottili ovviandole come “già viste”) tipo le X-Ray e le barre; senza però curarsi minimamente dell’ampissima possibilità di juggling o di creare combo spezzando le stringhe base con una mossa speciale (o di continuare una combo dalla stessa mossa).
E come di consueto conclude dando manforte alla Capcom , mettendo di nuovo MK alla strenua di un prodotto di serie B perché secondo lui non conquista il pubblico “più esigente”, forse è una cosa condivisibile da certe frange, ma forse è anche colpa di un hating di massa e molto di parte verso i picchiaduro NON giapponesi
Ricordo che MK9 è stato all’EVO per il terzo anno consecutivo, e che molti giocatori competitivi ci si dedicano tutt’ora imparando pure manovre nuove.
"FATALITY! Tutti gli altri, ossia quelli che se ne sbattono di frame e hit box e giocano per il solo piacere della violenza videoludica, troveranno un Mortal Kombat ricchissimo di contenuti, con una marea di fatality e combo a raggi X (riuscire a vederle tutte è parte del divertimento), e soprattutto con tanti contenuti aggiuntivi, raccolti nella torre delle sfide. Si tratta di una lunga serie di missioni di difficoltà crescente, capace di ribaltare le convenzioni del gioco sperimentando con gli ingredienti del gameplay. Ci sono scontri con la slot machine, che dopo aver pescato un avversario sceglie delle regole a caso (per esempio: i pavimenti emettono fiamme ogni minuto, i danni sono dimezzati e i lottatori sono degli zombie), prove di abilità in cui eseguire particolari mosse o fatality, ma anche minigiochi che abbandonano completamente l'ambito dei picchiaduro. Potevano mancare citazioni come le assi di legno da spaccare? Certo che no.La morale della favola è che, pur non essendo un picchiaduro raffinato a livello tecnico, Mortal Kombat è divertente, e regalerà tante grasse risate a chiunque cerchi un po' di sana ultraviolenza interattiva. Non è bello come Street Fighter IV, e a ben vedere nemmeno come Marvel vs Capcom 3, ma andrà benissimo per il grande pubblico, che ignorerà la legnosa lentezza del ritmo degli scontri e apprezzerà le cascate di ketchup e le ossa rotte".

E qui F.B. arriva verso la fine, ribadendo da buon disinformato che se giochi a MK9 è solo per la violenza grafica...   :\
In queste righe si ignora molto… Anche se si parla leggermente della longeva Torre delle Sfide, non si parla MAI della Modalità Storia, una delle più riuscite del pacchetto e che rispetto alla concorrenza offre un VERO story mode semi cinematografico che spiega la vicenda base del gioco.
Quindi perché non parlare di una modalità lunga svariate ore e di notevole sforzo artistico?  

Qualche utente ha notato questa mancanza, commentandola in negativo, ma facendosi rispondere dal “recensore” che, cito testualmente:
“Non ho parlato della modalità storia nella recensione. Vero. Ogni picchiaduro ha una modalità storia, e in ogni picchiaduro la trama è una demenziale accozzaglia di baggianate (non mi vengono in mente eccezioni). In Mortal Kombat c'è, ed è molto meno divertente di tutte le altre modalità. In più ha un doppiaggio che fa piangere Gesù. Visto che scrivo una recensione, e non un manuale di istruzioni, ho preferito ometterlo e dare più spazio a tutto il resto, citando comunque l'abbondanza di "kontenuti". 

Niente di più sbagliato…
Tolto il problema del doppiaggio, che riguarda solo l'Italia (quello americano non ha problemi) i picchiaduro usciti fino al 21 aprile 2011 (eccetto MKvsDC) non avevano grandi story mode, ma solo qualche filmatino finale e un intro ad andare bene.
 
In particolare quelli della Capcom, che fra Street Fighter 4 e Marvel vs Capcom di background non ne vogliono proprio sentir parlare… Vero che per lui sono "tutte baggianate", ma definire baggianata la trama di MK (compresa quella del 9 ) vuol dire capire veramente poco, soprattutto dopo aver elogiato a gran voce quella di Gears of War 3 nell’apposita recensione.

Si finisce con un frase “poco di parte” scrivendo che non è bello come SF4 o come MvsC3...
Qualcuno mi spieghi il suo concetto di bello però…
Dato che se SF4 è bello come Gameplay (per me ci sarebbe mooolto da discutere ) non lo è altrettanto visivamente, a meno di essere dei feticisti dei bambolotti gonfiabili.

Per non parlare di MvsC3, che se può essere gradevole stilisticamente (io adoro i Supereroi, ma se avete problemi di fotosensibilità fate attenzione ), come gameplay è qualcosa di veramente caotico e “button smasher” che di tecnico ha ben poco.
La “legnosa lentezza” del ritmo in MK9 la vede solo lui, anzi, non si capisce proprio cosa intenda, visto che le animazioni sono state rifatte di nuovo da zero e il sistema combo permette molta libertà di scelta.
"Commento della redazione:Il sangue e l'ultraviolenza fanno sempre il loro porco effetto, e Mortal Kombat è ancora il re dello splatter interattivo. Chiedetevi, però, cosa cercate da un picchiaduro: se volete della sana caciara, l'ultima fatica di NetherRealm è ottima per la violenza di cui sopra e l'abbondanza di contenuti, ma se cercate qualcosa di tecnico, magari che appaghi il vostro picchiaduromane interiore, restate fedeli alla chiesa di Capcom".
F.B. arriva col “commento della redazione” (ma probabilmente è solo il suo), elogiando per la terza volta la “chiesa Capcom” (una chiesa a cui piace riciclare e riproporre update da decenni), riducendo MK9 ad una ciaciara per degenerati….

Il mio commento è che il “recensore” oltre a non provare adeguatamente i titoli, non capisce molto sia di arte che di picchiaduro.
 
MK9 è oltre che essere artisticamente ottimo, ha pure un gameplay da non sottovalutare (e questo non lo dico io, ma tutte la gente che ogni anno partecipa a tornei tipo EVO, esplorandone le meccaniche da oltre 2 anni ).

Io non sono un competitivo… FIERAMENTE non competitivo, giudico le cose nell’insieme (così, secondo me, dovrebbe fare un buon recensore); per me i parametri tecnici vanno giudicati come normali parametri, un picchiaduro è prima di tutto un titolo fatto di vari elementi (come la maggior parte dei giochi), non è che se le meccaniche funzionano bene allora un titolo è automaticamente da 10 perché le "hitboxes non fanno una piega".
 Il videogioco (a parte le simulazioni sportive) è una forma d'arte e così va giudicata, senza darsi ai pareri delle masse o ai luoghi comuni messi su da chi ha una visione monca sia dei picchiaduro in generale, che dei videogiochi intesi come media.

In poche parole il "recensore" ha toppato, perchè MK9 è un titolo completissimo sotto ogni aspetto, dato che ha praticamente tutti i parametri a posto (da quelli artistici al gameplay), quindi una recensione che lo mette SOTTO ad altri titoli che sono completi SOLO sotto il punto di vista della giocabilità, è da prendere come una pessima recensione.